Discariche abusive, c’è di tutto

Migration

Piccole discariche crescono. La gente abbandona i rifiuti cosiddetti "speciali" in ogni dove pur di non perdere tempo a telefonare alla Picenambiente e ancora peggio per non andare a portarli nei luoghi deputati al ritiro. Lungo la Statale Adriatica, proprio sotto le mura di cinta della Villa Brancadoro, a ridosso della strada, alcuni giorni fa è stata abbandonata una sedia di plastica con sopra alcuni bidoni di latta che avevano contenuto pitture e accanto un sacco nero pieno di altri materiali di plastica e barattoli. Un fenomeno in crescendo poiché le persone che fanno i lavori in casa "Fai da te" sono in aumento, e poi non sanno come e dove smaltire i barattoli delle vernici, delle pitture per i muri ed altro materiale plastico. Il problema riguarda anche i vecchi pneumatici, poiché le nuove gomme vengono acquistate on line e quando le persone vanno dal gommista per il montaggio, la ditta non ritira le vecchie gomme che nella maggior parte dei casi finiscono nei bidoni dei rifiuti o lungo le scarpate in campagna. In via Linneo, dove c’è la biforcazione per via Keplero si è formata una discarica a cielo aperto accanto ai bidoni per il conferimento dei rifiuti riciclabili. A terra vi sono cataste di sacchi pieni di sfalci, mucchi di potature, perfino sedie da studio ed altro materiale. Una situazione ormai consolidata negli anni, ma adesso, poco distante, all’incrocio fra via Crivelli e via Botticelli vi sono potature e un sacco nero pieno di materiale. Un’altra discarica cresce.