Dissesto idrogeologico, fondi per il fosso delle Cupe

Migration

Con il passare del tempo, con i repentini cambi delle condizioni climatiche ed i crescenti fenomeni di rischi idrogeologici, diventa sempre più urgente, a Cupra Marittima, mettere in sicurezza il fosso delle Cupe che ad ogni pioggia intensa finisce per trasportare enormi quantità di detriti fin sul lungomare sud. Un problema che si trascina, pericolosamente, da anni ed ora sembra essere tutto pronto per l’avvio dei lavori di consolidamento del centro storico di Marano, per i quali sono disponibili 360mila euro, di cui 300mila finanziati dalla Regione Marche e 60 mila, pari al contributo del 20%, da fondo di bilancio comunale. Il progetto è stato redatto dall’architetto Luca Vagnoni, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune e con la supervisione del geologo Giuseppe Capponi. Il rischio idrogeologico del versante est di Marano, dove si trova il fosso delle Cupe, è un problema atavico, che si è manifestato in modo più incisivo nella primavera del 2008 con frane ed infiltrazioni di acqua. Una situazione che si è aggravata nel febbraio del 2009 con distacco di una considerevole quantità di materiale generato dalle abbondanti precipitazioni atmosferiche. All’epoca furono eseguiti lavori di somma urgenza con il disgaggio dei blocchi instabili e la pulizia del fosso delle Cupe per ripristinare il deflusso delle acque. L’area è stata inserita all’interno del Piano Assetto del Territorio della Regione Marche, come a rischio di frana molto elevata R4 e pericolosità elevata P3. Da qui il finanziamento di 300mila euro della Regione per il "consolidamento dei dissesti idrogeologici del centro storico di Cupra Marittima – Paese alto di Marano". I lavori avrebbero dovuto avere inizio entro il 31 luglio, ma sono stati poi posticipati al 30 settembre.

ma.ie.