Ascoli, beffa in via Asiago. Anche la municipale parcheggia in divieto di sosta

Niente multe in via Asiago, dove ogni giorno si parcheggia in divieto di sosta. Notata anche un'auto dei vigili urbani

L'auto della municipale in divieto in via Asiago

L'auto della municipale in divieto in via Asiago

Ascoli, 10 luglio 2018 - Succedono cose davvero strane in via Asiago, nel pressi del liceo classico Stabili, dove da tempo il segnale di divieto di sosta viene completamente ignorato dagli automobilisti, che continuano a parcheggiarci come se nulla fosse. Avevamo già segnalato il problema in un articolo uscito sul Carlino alcune settimane fa, ma nulla è cambiato e le lamentele degli abitanti sono rimaste fino ad oggi inascoltate.

Ma c’è di più, e la cosa è abbastanza sconvolgente. Difatti, le forze dell’ordine non si limitano ad ignorare il problema, lasciando impuniti i trasgressori. Anzi, hanno addirittura iniziato ad imitare i tanti furbetti del parcheggio. È questo il paradosso di via Asiago, dove ieri pomeriggio un’auto della polizia era parcheggiata in bella vista proprio al di sotto del cartello di divieto di sosta.

E c’è qualcuno a cui la cosa non è andata giù: «Non solo sono venuti qui e hanno chiuso gli occhi di fronte ad un’intera fila di auto parcheggiate in divieto di sosta – dicono - ma ci hanno parcheggiato pure loro. E poi se ne sono andati senza fare nemmeno una multa. E le auto sono rimaste esattamente dov’erano. È una cosa che ha dell’incredibile».

E incredibile è la parola giusta, se si considera il numero di contravvenzioni che continuano a fioccare in via Trieste, dove le modalità di parcheggio con il disco orario (obbligatorio anche per i residenti) sono cambiate da poco e dove – a detta di molti – i cartelli sembrano essere poco chiari. Insomma, la legge dovrebbe essere uguale per tutti, ma a quanto pare non è così. E intanto in via Asiago continuano i soliti disagi: la carreggiata si restringe, al punto che la strada (che sarebbe a doppio senso), diventa ogni giorno a senso unico. E tutto ciò nella completa indifferenza di chi dovrebbe vigilare e punire.