Divise all’Isc Centro: respinto il ricorso dei genitori

Deluse alcune mamme: "Il Tar ha deciso di non decidere". Infatti si potrà andare a scuola anche senza l’abbigliamento prescritto

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In merito alla questione delle divise da far indossare ai bambini delle scuole elementari dell’Isc Centro di San Benedetto, il Tar delle Marche ha respinto il ricorso presentato dai genitori che hanno commentato la sentenza: "Il Tar ha deciso di non decidere". Poiché non è previsto un sistema sanzionatorio per chi non adempirà all’obbligo di indossare la divisa, composta da Jeans e maglietta bianca, secondo il Tribunale Regionale delle Marche, non si configura un danno irreparabile. Questo in attesa della sentenza sulla legittimità della delibera. I genitori ricorrenti, una ventina in tutto, ma che rappresentano oltre la metà dei bambini iscritti, avevano chiesto una prima decisione cautelare al Tar, al fine di evitare di acquistare la divisa prima della sentenza sulla legittimità della delibera, che avrebbe rappresentato un inutile danno economico. "In pratica la delibera di istituzione della divisa per le scuole elementari non viene sospesa, ma gli alunni potranno presentarsi anche senza divisa e senza poter essere sanzionati con provvedimenti disciplinari – scrivono i genitori ricorrenti - Si tratta, evidentemente, di una decisione che purtroppo non tiene conto dei possibili imbarazzi cui potrebbero essere esposti gli alunni e le alunne in questo periodo. Ovviamente si rimane in attesa della sentenza definitiva per la quale i giudici amministrativi dovranno pronunciarsi sulla legittimità della delibera che impone nella scuola pubblica dell’obbligo una divisa a totale carico delle famiglie, anche quelle meno abbienti". Nei mesi precedenti l’inizio del nuovo anno scolastico, i genitori, costituitesi in "Comitato del Grembiule", avevano messo in atto una protesta anche a livello di ufficio scolastico regionale, ma senza cavare un ragno dal buco. "La decisione è stata adottata dalla Dirigenza scolastica in barba all’ordinamento nazionale che non prevede la divisa obbligatoria, senza alcun fine formativo e senza aver interessato i genitori e i rappresentanti di classe dei genitori – affermarono subito le famiglie che non condividono l’iniziativa – La divisa non è prevista dall’ordinamento nazionale e impatta nell’economia delle famiglie meno abbienti. Poiché non è stato previsto alcun supporto, i rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto non avevano assolutamente libero mandato di rappresentanza, senza un coinvolgimento dei rappresentanti di classe. Oggi aggiungiamo che in caso di eventuali provvedimenti disciplinari o quantialtro, a carico dei nostri bambini ci saranno reazioni molto aspre. Marcello Iezzi