Docenti sostegno, zero assunti Beffa Ascoli-Fermo alle Superiori

Nessuno preso dalla prima fascia per le due province, mentre 38 ad Ancona, 41 a Pesaro e 10 a Macerata. Tramite concorso ne erano entrati una ventina. Pignoloni (Flc Cgil): "Si tende a preferire le supplenze"

Migration

I docenti di sostegno specializzati sembrano essere piuttosto sfavoriti rispetto al personale supplente, almeno per quanto riguarda le scuole superiori. E, almeno, per quanto riguarda il Piceno e il Fermano. È quanto emerge dai dati riferiti dalle ultime assunzioni. Sembra un paradosso, in effetti, ma è invece la realtà dei fatti. Dallo scorso anno, e per i prossimi tre anni, in merito agli insegnanti di sostegno, si dovrebbe assumere solo attingendo dalla prima fascia, ovvero quella che comprende i docenti specializzati, e dunque di ruolo.

Lo scorso anno ci furono novanta posti in provincia di Ancona, altrettanti in provincia di Pesaro, quaranta nel maceratese e tredici, complessivamente, nelle province di Ascoli e Fermo. Quest’anno, invece, limitatamente alla scuola secondaria di secondo grado (appunto le superiori), ne sono stati assunti 38 ad Ancona, 41 a Pesaro, dieci a Macerata e nessuno tra Ascoli e Fermo. C’è da dire, a onor del vero, che una ventina di docenti sono entrati ad Ascoli tramite concorso, ma è altrettanto vero che si continuano a preferire supplenti e il numero dei posti a disposizione diminuisce sempre di più.

"Per quanto riguarda i numeri, sicuramente ci sono da considerare diversi fattori – spiega Leonardo Pignoloni, segretario provinciale della Flc Cgil –. A cominciare, ad esempio, dalla quantità dei ragazzi iscritti nei vari plessi e dal loro livello di necessità, diciamo così. Al momento siamo in attesa dell’uscita dell’esito delle domande per le graduatorie provinciali relative alle supplenze. Anche se, teoricamente, gran parte dei posti per il personale di sostegno dovrebbero essere assegnati sull’organico di ruolo. In realtà, è un dato di fatto, si tende sempre a preferire i docenti supplenti. L’organico, infatti, viene considerato come una spesa dello Stato ed è soggetto a vincoli di bilancio. Forse per questo motivo viene sempre presa questa decisione, a sfavore del personale di ruolo ma anche andando contro le esigenze dei ragazzi, i quali invece gradirebbero una maggior stabilità per quanto riguarda il docente di sostegno. Comunque, la nostra rivendicazione – prosegue Pignoloni – è quella di chiedere al Governo un allargamento dell’organico di ruolo e fare in modo che si possano coprire il più possibile quei posti che sono realmente disponibili. Da troppi anni, ormai, scontiamo il prezzo dei tagli che vengono fatti al mondo della scuola e i Governi che si sono succeduti hanno preferito scommettere sul calo demografico causando ripercussioni proprio sul numero dei docenti". Matteo Porfiri