
Daniela Colocci aveva 33 anni
Ascoli, 13 giugno 2025 – “La tua gentilezza, il tuo amore per la montagna. Ciao Dani”. E’ uno dei tanti messaggi che ieri ha invaso Facebook per ricordare Daniela Colocci, brigadiere dei carabinieri trovata morta a circa 2.400 metri di quota sul nevaio del canale Coolidge. Proprio sui social Daniela raccontava la sua passione per la montagna, che volta dopo volta la portava a scalare vette, dai 3mila metri del Monte Matto, passando per il Corno Grande del Gran Sasso al Grande Tête de By. Qualcosa, però, martedì è andato storto. Il suo corpo, insieme a quello del suo compagno d’avventura Michele Bruzzone è stato trovato sul nevaio del canale Coolidge, sul versante nord del monte, principale vetta delle Alpi Cozie, in provincia di Cuneo.
“Una notizia terribile che ci ha colpito profondamente – scrive un suo amico su Facebook –. Ti ricorderemo per il tuo sorriso, la tua educazione e la disponibilità con gli amici. Ho scelto la foto del mio compleanno dove tutti insieme abbiamo trascorso momenti indimenticabili”. E poi ancora: “Daniela Colocci è rimasta lassù, in cima alle grandi montagne, ma il suo corpo, è rimasto più a valle, lungo il canalone del Monviso”. Oppure: “Ciao Daniela non ho parole, che la montagna ti accompagni nelle vette del paradiso”.
Oltre alla montagna era appassionata di podismo e, prima di lasciare Ascoli era stata tesserata con la Comodo Sport, con la quale aveva disputato diverse manifestazioni. Nel 2021, il trasferimento, e il passaggio alla Asd Zena Runners, che sempre su Facebook ha scelto di ricordarla così: “Appassionata di alpinismo e corsa, Daniela era una ragazza dolce, determinata e atletica , in questi anni ha partecipato a qualche gara dimostrando un attaccamento alla nostra maglia. Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia e gli siamo vicini con il pensiero e con il cuore”.
La coppia di alpinisti aveva lasciato l’auto a Pian del Re di Crissolo (Cuneo) in valle Po lunedì, con l’intenzione di risalire il Monviso lungo la parete Nord, fermandosi a dormire una notte nel bivacco Villata. Martedì sera al mancato rientro a casa è scattato l’allarme. Mercoledì mattina gli uomini del Soccorso Alpino, con il supporto dell’elicottero della Maxiemergenza, hanno individuato i corpi dei due lungo il canale Coolidge, sulla parete Nord del Monviso, a 2,400 metri di quota.
Dopo il recupero, le salme sono state composte nelle camere mortuarie dell’ospedale di Saluzzo.