"Donne, abbiamo bisogno di impiegate da formare"

L’appello di Doriana Marini, consigliera di Camera Marche e imprenditrice: "Penso anche alle ucraine che fanno reti mimetiche per rendersi utili"

Le donne del Piceno quotidianamente con il proprio lavoro sono sempre di più intenzionate a rompere Il soffitto di cristallo per abbattere quelle differenze che nel mondo delle imprese esiste ancora. Le aziende in rosa ovvero con a capo le donne in provincia di Ascoli alla fine del 2021 erano complessivamente 5.670 secondo l’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere con un tasso di femminilizzazione pari a 23,31%. Aziende che spesso creano opportunità per altre donne, ma anche per gli uomini diventando protagoniste dello sviluppo socio economico del nostro territorio. Le imprese in rosa hanno dovuto superare la crisi del 2008 le conseguenze dell’emergenza sanitaria e ora quelle della guerra tra Russia e Ucraina. "Sembra di essere tornate a due anni fa – ci ha detto Doriana Marini consigliera di Camera Marche e imprenditrice della Moda e rappresentante del sistema delle imprese della Cna – abbiamo progetti, e benché non creda alla distinzione di genere, dico che nel nostro settore il potenziale del contributo femminile è alto ma siamo di nuovo di fronte a un’incognita. Avremo un primo riscontro del peso anche economico di quel che sta accadendo tra Russia e Ucraina al Micam, alla fine di questa settimana". In Ucraina ora le donne, oltre ad essere precettate nell’assistenza sanitaria, si occupano anche di intrecciare reti mimetiche, anche per ingannare utilmente il tempo e in proposito l’imprenditrice sambenedettese ha aggiunto: "Questo mi fa pensare alla carenza di manodopera nella nostra realtà , a quanto sarebbe preziosa la presenza, ad esempio, di ricamatrici. Ecco, il mio appello è alle donne, anche quelle fuggite dalla guerra, che volessero essere impiegate da noi: la porta è aperta, per lavorare e per formarsi".

In Consiglio camerale siede anche Natascia Troli della Confartigianato di Ascoli la quale si occupa di servizi alle imprese soprattutto nelle costruzioni, l’ultimo settore per incidenza di imprenditrici, nelle Marche: solo 1.232 le imprese femminili su 21.806 "E dire – ha detto Natascia Troli – che proprio nel mondo prevalentemente maschile dell’edilizia sarebbe di grande aiuto la meticolosità ed il perfezionismo tipico delle donne". Sula capacità delle donne Natascia Troli ha aggiunto: "Molte di noi hanno saputo inventarsi un lavoro creando attività imprenditoriali e mettendosi in gioco. Un gioco spesso molto impegnativo, perché anche se imprenditrici siamo in primis figlie, mamme e mogli; donne normali che si sono scoperte speciali che hanno capito di avere un talento e di sentirsi bene nell’esprimerlo. io mi occupo di servizi alle imprese soprattutto".

Vittorio Bellagamba