La solitudine, la povertà, sono le nuove fragilità acuite dalla pandemia. Abbiamo chiesto di farci una fotografia della situazione sociale della Vallata al dirigente dell’Ambito territoriale XXIII Luigi Ficcadenti. Nell’ambito ricadono circa 30mila persone.
Ficcadenti, quali sono le fragilità emerse in Vallata, dopo il Covid?
"Alcune fragilità erano già presenti da tempo, ma di certo con il Covid il ventaglio si è ampliato molto. Prima fra tutti c’è la solitudine che interessa una buona parte della popolazione, in particolar modo gli anziani, che durante la pandemia sono rimasti soli a fronteggiare anche situazioni patologiche piuttosto gravi. Chi ha una rete parentale o associativa riesce in qualche modo a rispondere meglio a queste emergenze. Anche per i giovani spesso non è andata meglio, abbiamo dovuto aumentare il servizio educativo sia a scuola che a casa. Tante anche le richieste di aiuto per un sostegno psicologico. Abbiamo maggior richieste di sostegno per minori e famiglie".
Dopo il Covid sembra che certi equilibri familiari siano saltati?
"Purtroppo è così. Registriamo un aumento dei casi di violenza anche contro le donne. La pandemia ha aumentato la conflittualità, stiamo assistendo minori, donne, famiglie, alcune delle quali sono stati collocate in comunità protette, abbiamo dovuto lavorare con la Procura con le indagini, e a tutto questo va aggiunta un’importante criticità economica che tocchiamo con mano con un aumento di richieste ai nostri servizi sociali che stanno lavorando molto in questo periodo. A peggiorare la situazione si è aggiunto anche il caro energia. Stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze, ma è davvero molto complicato".
Una situazione molto complessa?
"Alla quale si aggiunge anche la mancanza di lavoro, seguire i percettori di reddito di cittadinanza, è un momento molto, molto difficile".
Quanto investe l’Ambito territoriale XIII per sostenere la popolazione?
"L’ambito territoriale XXIII è rappresentato per la maggior parte dai comuni della Vallata ed è caratterizzato da circa 30mila persone. Investiamo dai 4 ai 5milioni di euro annui, stiamo lavorando alacremente anche a dei progetti, per fortuna abbiamo un buon ufficio di progettazione, adesso grazie al Pnrr abbiamo avuto l’ok, dagli uffici ministeriale per un finanziamento di 2milion di euro, che sono un’ottima boccata di ossigeno in questa difficile e problematica situazione. Il nostro compito principale è quello di intercettare le fragilità e rispondere con strumenti nuovi ed efficaci".
Maria Grazia Lappa