Dragaggio e sede della polizia: il prefetto in visita al porto

Accolto dalla capitaneria. De Rogatis ha potuto. osservare da vicino. i lavori nel bacino.

Dragaggio e sede della polizia: il prefetto in visita al porto
Dragaggio e sede della polizia: il prefetto in visita al porto

Il prefetto Carlo De Rogatis nella giornata di ieri si è recato in visita alla capitaneria di porto per fare il punto su due temi essenziali, il dragaggio del porto e la nuova sede della polizia di Stato in area portuale. Procediamo per ordine. Accolto dalla comandante della capitaneria, Alessandra Di Maglio, i Prefetto si è imbarcato sulla motovedetta SAR CP 843 per osservare da vicino le operazioni di dragaggio, per le quali De Rogatis ne aveva seguito l’intero iter amministrativo. "Un essenziale passo per il ripristino delle condizioni di sicurezza della navigazione – ha affermato il Prefetto – Tradotto equivale al ripristino del funzionamento dell’intero porto". Ci sono voluti quasi 15 anni per arrivare a questo importante intervento di escavazione del fondale del bacino portuale, i cui lavori sono iniziati un mese e che andranno avanti ancora per molto tempo, sempre sotto il controllo e la supervisione del personale della capitaneria. Il capitano di fregata Di Maglio ha poi illustrato al Prefetto lo stato di avanzamento dell’istruttoria per l’autorizzazione all’affidamento di un’area portuale, dove costruire la nuova sede del commissariato di polizia. Sarà di nuovo un percorso lungo e condiviso con l’Autorità di Governo, ma che sembra essere in dirittura d’arrivo. Infine si è parlato dell’attività svolta della Guardia Costiera picena durante la stagione balneare. A questo proposito il Prefetto si è congratulato facendo giungere a tutto il Suo personale il suo pieno e totale compiacimento per l’operato svolto quotidianamente. "Ho totalmente condiviso l’attività della Capitaneria di Porto di San Benedetto per garantire il mantenimento del servizio di salvamento presso le strutture balneari presenti sul territorio - ha affermato il Prefetto - Il non aver derogato alla sicurezza ha permesso di assicurare alla collettività un ambiente marittimo sicuro e protetto".

Marcello Iezzi