Due classi sparite, i genitori: "Incredibile"

La comunicazione arrivata l’altro ieri: "Siamo rimasti senza parole, che faranno i nostri figli?"

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Due classi sparite nel nulla a due giorni dall’inizio della scuola. È una storia che ha dell’incredibile, quella raccontata da alcuni genitori degli alunni che, fino a ieri, erano iscritti all’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici ‘A. Ceci’ e che, improvvisamente, si sono ritrovati senza classe. "Non riusciamo ancora a crederci – dicono i familiari degli studenti – il nuovo dirigente scolastico, Ado Evangelisti, ci ha convocato l’altro ieri pomeriggio a scuola per dirci che il corso era stato soppresso a causa di mancanza di fondi regionali. Siamo rimasti senza parole, anche perché ci hanno avvisato a scuola praticamente iniziata". Una bruttissima sorpresa, di fronte alla quale anche gli alunni, già provati da un lungo periodo di lockdown e didattica a distanza, sono rimasti sconcertati. Per questo ieri pomeriggio hanno organizzato una protesta pacifica di fronte all’ingresso della scuola, ma la loro voce, molto probabilmente, resterà inascoltata.

"Abbiamo chiesto al dirigente – raccontano ancora i genitori – che non ha colpa, perché è appena arrivato, che fine avrebbero fatto i nostri figli. Ci sono state fatte delle proposte assurde, come l’inserimento in altri corsi di studio, per nulla attinenti con il commerciale, come l’Ipsia Meccanica, Moda e Ottica. È inammissibile". Proprio in queste ore, gli alunni delle classi fantasma IIE e IIIE, sono in cerca di una nuova scuola pronta ad accoglierli. "Alcuni saranno inseriti al ‘Mazzocchi’ – dice una mamma – mentre altri dovranno accontentarsi di quello che trovano. Molti di loro, però, avrebbero potuto andare a lavorare nell’azienda di famiglia, visto che il corso soppresso, al termine del terzo anno, avrebbe rilasciato un diploma da segretario d’azienda. Hanno stroncato il loro futuro da un giorno all’altro". Ciò che proprio non va giù a genitori e alunni è la totale mancanza di preavviso. Guadagnare tempo avrebbe infatti concesso alle famiglie di ponderare la situazione, valutando le opzioni a disposizione per fare una scelta consona.

"L’ex dirigente, Patrizia Palanca, avrebbe dovuto avvisarci per tempo – dice ancora una mamma indignata – invece, nonostante qualche dubbio ci fosse venuto (visto che alla fine dell’anno non ci avevano comunicato i nuovi libri da acquistare), tutto è passato sotto silenzio. Addirittura, ad agosto ci avevano detto di non preoccuparci. È una situazione ai confini della realtà. Mio figlio vuole fare il ragioniere, non il meccanico. Inoltre, adesso anche i suoi compagni sono spaesati, dovranno cambiare classe e scuola. Tutto si è sfaldato sotto i loro occhi e dovranno ricostruire da capo le loro relazioni. Di fronte a tutto questo abbiamo solo una parola da dire: indignazione".