Due evasioni da Castel Trosino Armillei condannato a 16 mesi

Il giudice del tribunale di Ascoli Claudia Di Valerio ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione l’ascolano Paolo Armillei, giudicato ieri in due differenti processi: in uno, l’uomo è stato riconosciuto colpevole dell’accusa di evasione mentre nell’altro di violazione della sorveglianza speciale.

Il 58enne ascolano era stato sottoposto per altre vicende giudiziarie alla misura della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiornare a Castel Trosino in virtù di quanto disposto nei suoi confronti dal tribunale ascolano il 6 novembre del 2015. Secondo i giudici, Armillei non avrebbe

dovuto allontanarsi dal paese dov’era in soggiorno obbligato senza l’autorizzazione del tribunale stesso: gli era stato concesso di farlo soltanto per motivi urgenti, come per fare la spesa o per sottoporti a visite e accertamenti sanitari.

Armillei si è invece indebitamente allontanato il 31 gennaio dello scorso anno, quando è stato sorpreso a passeggio nel centro storico di Ascoli: stava consumando qualcosa in un bar.

Per questo motivo il 58enne è stato condannato a otto mesi di reclusione. L’altro episodio risale al successivo 5 febbraio quando Armillei era agli arresti domiciliari a Castel Trosino così come disposto in sede di convalida di arresto dal tribunale il 2 febbraio. Anche in questo caso aveva eluso tale disposizione ed era sceso in città. Difeso dall’avvocato Mauro Gionni è dunque finito sotto processo e condannato per l’evasione a otto mesi.