Due maturandi su tre hanno scelto il vaccino

Dei 14mila studenti delle Marche, quasi 9mila sono andati a immunizzarsi. Oggi l’inizio degli esami di Stato, con rigidi protocolli per studenti e prof

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Maturità al via anche nel Piceno oggi, e due ragazzi su tre hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid. Un dato, quello diffuso dall’Asur Marche, molto importante che conferma la bontà della scelta di sottoporre alla somministrazione del siero gli studenti pronti ad affrontare l’unica prova prevista dal regolamento. Dei 13.946 studenti del quinto anno delle Marche ai nastri di partenza per l’esame di stato, ben 8.842 hanno scelto di farsi inoculare la prima dose di vaccino anti-Covid. In attesa della seconda per la chiusura del ciclo vaccinale, comunque una protezione importante e soprattutto un segnale chiaro sull’efficacia dei prodotti, l’unica arma per combattere la pandemia. Sciorinando i dati provincia per provincia, in testa abbiamo Ancona e il suo territorio con 2.843 maturandi vaccinati, seguono le province di Pesaro-Urbino 2.139, Macerata 1.733, Ascoli Piceno 1.342 e chiude il fermano con 785 dosi somministrate (la percentuale dei vaccinati si aggira tra lo 0,4 e lo 0,6 della popolazione delle singole province). A dare la maturità saranno quasi 14mila studenti, concentrati maggiormente per la provincia di Ancona che ne ha 4.278, a seguire Ascoli e Fermo con 3.582, Macerata con 3.054 e Pesaro con 3.032. L’iniziativa è stata pensata a lungo e poi è stata ratificata alla fine di maggio quando sono partite le prenotazioni nei vari punti vaccinali del territorio marchigiano già attivi. La divisione è stata fatta seguendo le lettere dei cognomi dei maturandi: il 2 giugno si sono vaccinati tutti gli studenti con cognomi dalla A alla C, il 3 giugno dalla D alla L, il 4 giugno dalla lettera M alla P, il 5 giugno dalla Q alla Z ed infine il 6 giugno è stato tenuto come giorno conclusivo per i ritardatari.

Le prove d’esame partono oggi dunque, una lunga maratona per il secondo ciclo di istruzione che vedrà gli studenti affrontare solo un orale a causa della pandemia. Il virus ha fatto cancellare di fatto gli elaborati scritti. L’esame partirà dalla presentazione di una tesina fatta dai ragazzi delle scuole superiori e assegnata loro dal consiglio di classe. Cinque colloqui al giorno per ogni scuola. Molto rigidi saranno i protocolli da rispettare e le misure di sicurezza anti contagio alle quali tutti dovranno attenersi. Al fine di evitare ogni possibilità di assembramento il candidato dovrà presentarsi a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione previsto e dovrà lasciare l’edificio subito dopo l’espletamento della prova, e potrà essere accompagnato da una persona. All’ingresso della scuola non è necessaria la rilevazione della temperatura ma lo studente, e l’eventuale accompagnatore, dovranno avere con sé un’autodichiarazione.

Lorenza Cappelli