REDAZIONE ASCOLI

"Ecco il nostro piano per il porto"

Dall’Autorità di sistema 18 milioni di investimenti: ampliamento della vasca di colmata e muro paraonde

"Ecco il nostro piano per il porto"

Di recente il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, con sede ad Ancona, ha approvato il bilancio di previsione 2024. Lo strumento definisce investimenti in infrastrutture portuali per 125,09 milioni di euro, parte di un programma triennale delle opere 2024-2026 che programma interventi nel sistema portuale con risorse complessive pari a 767,44 milioni. Nell’ambito del tale bilancio figurano 18 milioni di euro destinati al porto di San Benedetto per l’ampliamento della vasca di colmata, investimento previsto per il 2024. "Il progetto della vasca impermeabilizzata, con palancolato metallico e scavo fino a -8 metri, prevede una capacità di 190 mila metri cubi. E’ un’estensione dell’attuale vasca di colmata che si trova nell’area nord dello scalo, a ridosso del muro paraonde – specificano i tecnici dell’Autorità di Sistema portuale – Allo stato attuale, anche a seguito delle indicazioni fornite dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici, sono in corso l’aggiornamento del Progetto di Fattibilità tecnica ed economica alla normativa attualmente vigente in materia di codice dei contratti e la redazione di specifica istanza di Adeguamento tecnico funzionale, da presentare al Consiglio superiore dei Lavori pubblici per il parere di competenza. La richiesta di parere sarà inviata dall’Autorità di sistema portuale entro fine anno".

Nel porto di San Benedetto vi è una seconda questione, la sistemazione del muro paraonde che, iniziato con ritardo, prosegue a singhiozzi. Su quest’argomento l’Autorità di Sistema portuale fa sapere che i lavori riguardano una porzione di 110 metri della struttura con un investimento di 362mila euro. L’obiettivo dei lavori è di riportare il muro alle sue condizioni originarie. I ritardi a oggi maturati dipendono da una serie di circostanze, come il rinvenimento in più occasioni, all’interno del muro, di molteplici manufatti residui di vecchi impianti già dismessi, tra cui tubazioni in eternit di amianto e una vecchia cisterna di gasolio, i quali sono stati rimossi e smaltiti nell’ambito di procedure appropriate per la gestione di rifiuti speciali pericolosi. Vi è stata poi la difficoltà a reperire le quantità necessarie, di mattoni anticati analoghi a quelli esistenti nel muro ad oggetto di intervento. "Le suddette circostanze, impreviste e comunque non prevedibili a priori, hanno dato luogo alla redazione di una perizia suppletiva e di variante nonché ad affidamenti di prestazioni extra-contrattuali – precisano i tecnici dell’Autorità portuale – In ogni caso, si prevede il completamento dell’appalto entro la prima metà del prossimo mese di dicembre".

Marcello Iezzi