Ecco ‘Marche, 100 itinerari (+1)’ Alla scoperta dell’Appennino

La guida per le cinque province della regione. Contisciani (Bim Tronto): . "Investire in queste zone"

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Si chiama ‘Marche, 100 itinerari (+1)’, il volume a cura di Antonio Tiso ed edito da Typimedia per conto di Arci Macerata che si propone di essere una proposta di viaggio destinata a chi vuole scoprire i sentieri più interessanti dell’Appennino marchigiano. Una guida utile e pratica per orientarsi tra cinque province cariche di fascino, storia e natura: Ascoli, Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata e Fermo. Da fine febbraio in libreria e in edicola, il libro (progetto finanziato da Svem Sviluppo Europa Marche) è stato presentato ieri mattina nella sede del Bim Tronto, e sarà presentato anche ad Ancona e Roma. "Un volume importante che ha visto la collaborazione di chi investe e lavora sui territori, come le associazioni Arquata Potest e Le Mulattiere di Acquasanta per il Piceno e le sezioni Cai di Ascoli, San Benedetto e Amandola – dice il presidente del Bim Tronto, Luigi Contisciani –. Il Bim da anni investe sulle zone interne per restituire a questi territori quanto hanno perso nel tempo. Stiamo cercando di dare il nostro contributo a queste aree con molte progettualità, in primis Mete Picene. Tuttavia, se pensiamo al turismo outdoor, un obiettivo davvero fondamentale è trasformare questi itinerari in percorsi fruibili da tutti, compresi coloro che hanno esigenze speciali. Su questo il Bim Tronto sta lavorando molto e spero che tutti i livelli istituzionali pongano l’attenzione necessaria sui temi dell’accessibilità e dell’inclusione sociale". ‘Marche, 100 itinerari (+1)’ propone venti percorsi per ciascuna provincia. Attraverso un Qr-Code, ognuno dei 100 itinerari è consultabile digitalmente su Komoot, una piattaforma che permette di studiare i percorsi Gps, a piedi o in bicicletta. Ogni sentiero è accompagnato da descrizioni accurate, curiosità, mappe, altimetrie, chilometraggi e informazioni tecniche. La guida contiene una mappa delle strutture ricettive adiacenti o lungo i percorsi, legate a un turismo lento e sostenibile. "Il nostro compito – dice la vicepresidente Svem, Monica Mancini Cilla – è intercettare i fondi e riportarli sul territorio, rispondendo a finalità e indirizzi regionali. Sfogliare il volume mi ha inorgoglita, è un lavoro bellissimo e porterà le Marche a livello nazionale e internazionale".

Lorenza Cappelli