Ecco ‘PiCene’, nuovo format di eventi gastronomici

Tipicità, territorio, mestiere. Anzi, professionalità. Sono questi i concetti che intende promuovere l’associazione Cuochi Ascoli Piceno attraverso ‘PiCene’, un nuovo format di eventi itineranti che toccherà diverse località della provincia, fra cui anche la riviera delle palme, esaltandone le caratteristiche enogastronomiche, nel tentativo di favorire la cultura culinaria e la collaborazione fra le diverse realtà che puntano a valorizzare le peculiarità del sud delle Marche. Ad esporre i contenuti del progetto sono Simone Curzi e Gabriella Bugari, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione, nonché Daniele Fabiani, membro del direttivo e presidente Fipe Confcommercio. Tra gli altri, infine, anche il professor Emanuela Bani e Roberto Traini, del ristorante Baobab. Gli chef hanno anticipato le tante sorprese di ‘PiCene’ nella raffinata cornice dell’Hotel Progresso. "Ci siamo posti l’obiettivo di promuovere il territorio e fungere da rete per tutte le figure che riguardano la filiera enogastronomica, passando per le scuole e la formazione – Ha detto Simone Curzi – Questo format si basa su una serie di serate conviviali che daranno a tutti la possibilità di conoscere le risorse del Piceno". Per il momento, ‘PiCene’ conta tre appuntamenti: la prima serata si terrà mercoledì 13 aprile all’Osteria Ophis di Offida, e avrà per tema il ‘pane e cicoria’. A raccontare l’antico connubio di origine contadina saranno anche i referenti di tre aziende locali, ovvero Rasoterra, Terra di Mezzo e I Tuzi, massimi esperti del pomodoro centenario della Sentina. La seconda serata avrà luogo mercoledì 11 maggio al ristorante Vittoria di Ascoli e avrà per tema ‘il territorio e la tradizione’. In coda alla triade c’è il rendez vous di San Benedetto, del quale non sono ancora state decise data e tematica.

L’unica cosa certa è che riguarderà tipicità della cultura gastronomica rivierasca, per un finale che coinvolge una delle realtà più fervide nell’ambito dei servizi legati a food e turismo. Per gli esperti, comunque, questo non sarebbe altro che un luogo comune. "Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crisi del settore, anche a San Benedetto – afferma Curzi – le scuole professionali si sono ridotte del 70% ed hanno subito una forte riduzione delle ore di pratica: siamo passati dalle 21 settimanali alle 5, sempre nell’arco dei 7 giorni. Ne consegue che i ragazzi sono meno preparati e anche più inconsapevoli per via di una cultura distorta del nostro lavoro, veicolato dagli show televisivi".

g.d.m.