Morta Edda Sagui, volto storico della gelateria Veneta di Ascoli

A 85 anni se n’è andata la titolare della gelateria a due passi da piazza del Popolo: era arrivata in città negli anni venti

Edda Sagui aveva 85 anni

Edda Sagui aveva 85 anni

Un altro pezzo di storia della città di Ascoli se ne è andato. E’ deceduta ieri nella sua abitazione in via Giudea, la signora Edda Sagui 85 anni, titolare della Gelateria Veneta proprio al piano terra del suo palazzo. Una donna forte e ironica, con la vivacità negli occhi e che trovavi dietro al bancone della Gelateria dalle 9 del mattino fino a mezzanotte a distribuire coni e coppette. La famiglia Sagui era arrivata ad Ascoli dal Veneto, e precisamente da Zoppè di Cadore, patria dei gelatieri: "E’ da lì che siamo venuti nel 1923 – aveva raccontato qualche anno fa la signora Sagui al Carlino – Ma il primo negozio è stato a piazza San Martino, nella casa della ballerina Caterina Ricci. Nel ’38 (il 24 maggio) mio padre aprì la gelateria in via Giudea, a due passi da piazza del Popolo continuando una tradizione di famiglia, nata alla fine dell’800. Già mio nonno Ludovico, nel 1898, si trovava in Germania per esportare all’estero la sua ricetta del dolce più amato. Ed ebbe successo, anche a Vienna, tanto che era tra i pochi ad avere accesso al Prater, nei giardini dell’Impero, a distribuire coni e coppette. Quando mio padre Leone arrivò ad Ascoli i frigoriferi delle moderne gelaterie non c’erano, ma solo il ghiaccio che si pressava col sale".

«Ed esisteva una ‘fabbrica del ghiaccio’ — aveva ricordato la titolare della Veneta — dietro il Jolly, che riforniva le imprese per la lavorazione della seta. Quando i bachi, dovevano trasformarsi in farfalla, si metteva il ghiaccio per rallentarne il processo. E poi c’erano le neviere di Colle San Marco e da lì si riempivano delle cassette zincate, che mio padre prendeva per portare il gelato per strada con il carretto". In questi anni la Gelateria Veneta si è trasformata in una sorta di piccolo museo con decine di foto vintage in bianco e nero appese alle pareti e che testimoniano il passaggio del carretto dei gelati della Veneta, dalle spiagge di San Benedetto alle vie di Ascoli. Ad aiutare la zia Edda negli ultimi tempi c’è stato il nipote Carlo, impegnato in laboratorio a fare quel gelato tradizionale e che è rimasto quello di un tempo, con i gusti classici che vanno dalla crema al cioccolato.

La storia di Edda Sagui è stata tutta in quelle mura di via Giudea, da quando aveva 12 anni e smise di andare a scuola perché doveva lavorare: "Mi ricordo che piansi, e se ci penso piango ancora, ma quello per questo mestiere è un amore che mi ha gratificata, anche se non mi sono mai sposata e ha passato intere giornate a lavorare. Bisogna essere innamorati di quello che si fa e mia madre mi diceva sempre ‘Peccato che hai sposato un frigorifero!’".

Alla famiglia Sagui giungano le condoglianze del Carlino.

Valerio Rosa