"Elusione, ’nero’ e sfruttamento sono radicati"

Lavoro nero, sfruttamento dei dipendenti, elusione dei contratti: è su questi aspetti ‘nascosti’ dell’economia marchigiana che si sono concentrati i referenti di Cisl, Anolf e On The Road onlus, nel convegno tenutosi ieri mattina all’Hotel Calabresi. Il fenomeno, nella sua complessità, si mostra ancora molto grave e radicato, come attestano le testimonianze di chi si occupa quotidianamente di lavoratori immigrati. "Nel mio settore è impiegato il 35-40% dei lavoratori stranieri - afferma Tonino Passaretti, di Cisl Costruzioni - e in quest’ambito c’è tanto lavoro nero, ma soprattutto ‘grigio’: parlo dell’elusione contrattuale, il fenomeno con cui i lavoratori vengono dichiarati, ma viene loro somministrato un contratto ‘conveniente’ al datore, che quindi affida loro ogni tipo di mansione. Dalle nostre visite, inoltre, è emersa una grande approssimazione nella costruzione dei cantieri, che quindi mettono a repentaglio l’incolumità degli operai". Anche il settore agricolo presenta numerose irregolarità da combattere. "Con la nostra unità mobile andiamo alla ricerca di possibili vittime del lavoro nero - racconta Andrea Dominici di On The Road - cercandoli soprattutto nelle aree di aggregazione, come piazze o luoghi di culto. Una volta stabilito un contatto, cerchiamo di far emergere le problematiche allo sportello. Ne è venuta fuori, nel tempo, un’immagine del caporale ben distante dalle rappresentazioni caricaturali a cui siamo abituati: questa figura è quella di un connazionale, percepito come un benefattore, che spesso trova anche l’alloggio agli altri. Una persona di cui fidarsi, da cui la naturale diffidenza che il lavoratore straniero ha nel parlare con noi: ha paura di perdere quel poco che ha. Nel Piceno e San Benedetto c’è ancora tanto lavoro da fare - continua Dominici - abbiamo ricevuto molti lavoratori, soprattutto dal Pakistan e dal Bangladesh, e alla fine emerge sempre un sottobosco di disparità retributive e sfruttamento. Il fenomeno è poco roboante, ma fortemente radicato nella nostra società".