Enzo sulle note di Jannacci Tappa finale del festival

"Ci vuole orecchio": appuntamento domenica alle 21.30 a piazza Piacentini. Lo spettacolo è stato coprodotto da AgiDi e International Music and Arts

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"Ci vuole orecchio - Elio canta e recita Enzo Jannacci". Immancabile appuntamento domenica 24 luglio, alle ore 21.30, in piazza Piacentini, nel vecchio incasato di San Benedetto del Tronto, con la tappa che chiuderà l’edizione 2022 di "Nel cuore, nell’anima. Ritratti d’autore in musica e parole", rassegna omaggio dei grandi interpreti ai grandi autori della canzone italiana proposta dall’Amat e dal comune di San Benedetto del Tronto. Il Buster Keaton della canzone italiana viene ora rivisitato, reinterpretato e ri-cantato da Elio, con la regia di Giorgio Gallione e gli arrangiamenti musicali del maestro Paolo Silvestri. Sul palco, nello spettacolo coprodotto da International Music and Arts e AgiDi, nella coloratissima scenografia firmata da Lorenza Gioberti, con il disegno luci di Aldo Mantovani e i costumi di Elisabetta Menziani, Elio, che ha origini del territorio dove si svolgerà lo spettacolo, essendo di Cossignano, ha cinque stravaganti compagni di viaggio: ad Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli a basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sax e Giulio Tullio al trombone, spetterà il compito, infatti, di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due eccelsi saltimbanchi della musica, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di "schizzo" Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Eco a Fo, per arrivare fino a Gadda. Uno spettacolo giocoso e profondo perché: "chi non ride non è una persona seria". Enzo Jannacci è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. Ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista allo stesso tempo. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. "Roba minima", diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi ‘calzett de seda’, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente. Biglietti di posto unico numerato a euro 20 disponibili nelle biglietterie del circuito AmatVivaTicket, su vivaticket.com, alla biglietteria del teatro Concordia (largo Mazzini, 1 tel. 0735588246 orario 1820) nei tre giorni precedenti gli spettacoli, e la sera dell’evento dalle 19 direttamente al botteghino in piazza Piacentini.

Stefania Mezzina