Sono voti piuttosto bassi, quelli attribuiti da Fratelli d’Italia all’amministrazione comunale per l’organizzazione di eventi e allestimento delle luminarie a Natale. Secondo i meloniani, calendario e addobbi finanziati e patrocinati in riviera non sarebbero neanche lontanamente paragonabili rispetto a quelli dei maggiori comuni vicini. "La spesa che i contribuenti sambenedettesi dovranno sostenere per l’allestimento del Natale 2023 stride con l’offerta proposta dall’attuale amministrazione a guida Spazzafumo – dicono Andrea Traini e Nicolò Bagalini – Città come Ascoli e Teramo, per fare un confronto con comuni vicini che hanno un numero di abitanti simile al nostro, hanno decisamente mostrato una maggiore capacità organizzativa. In effetti Ascoli brilla di mille luci e saluta la fine dell’anno calando un poker d’assi con il famigerato pianista, compositore Dardust, Saturnino, La Rua e The Holograms, Teramo organizza eventi con ospiti del calibro di Elodie, Max Gazzè, Daniele Silvestri e Dj Asco. A San Benedetto, invece, molte zone della città resteranno al buio nel periodo natalizio e con un cartellone che non regge il confronto con quello ascolano e teramano ricco di ‘big’ a Capodanno".
Bocciato anche il parco luci, che l’anno scorso era stato motivo d’orgoglio per la maggioranza. "La scarsità di luminarie per le vie cittadine – continuano i consiglieri – rischia di compromettere quell’atmosfera natalizia che ha sempre caratterizzato il periodo delle festività di questi mesi dell’anno, a confronto la vicina Cupra sembra Las Vegas. Ci sembrano sacrosante le proteste di quei residenti che da cinquant’anni assistevano alla rituale accensione delle luminarie in viale De Gasperi, oggi invece non pervenute non solo lungo questo viale ma praticamente ovunque".
Per Fratelli d’Italia, il comune avrebbe fatto meglio ad investire denaro per contributi agli affitti e alle utenze: "È ingiustificabile che a fronte di una spesa di 250mila euro circa si debbano riscontrare tante lacune. Si fosse deciso di adottare misure di contenimento dei costi per destinare quelle risorse a voci di spesa dedicate a politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà, l’avremmo pure appoggiata come scelta, ma assistere a tanta desolazione a fronte di cifre esorbitanti che non hanno precedenti è oggettivamente sconfortante. Per non parlare di Porto d’Ascoli che è stata trattata come fosse una periferia sconosciuta e totalmente dimenticata nella programmazione natalizia, manco ci fosse il Grinch all’interno dell’amministrazione".
Giuseppe Di Marco