Ascoli, ex Carbon. Ecco la svolta, martedì l’ok alla convenzione

Scintille Castelli-Casini sui fondi europei

L'area ex Carbon

L'area ex Carbon

Ascoli, 8 dicembre 2018 - La giunta dell’Arengo, nella prossima seduta, approverà la convenzione con Restart. La notizia arriva direttamente dal sindaco Castelli, dopo un paio di botta e risposta con l’assessore regionale all’ambiente, Angelo Sciapichetti, che aveva animato i giorni successivi al ricevimento di una lettera del Ministero dell’ambiente relativa alla possibilità di nominare un commissario per la messa in sicurezza della vasca di prima pioggia nell’area ex Sgl Carbon.

«La Regione – ha detto il sindaco – aveva ricevuto dal Ministero dell’Ambiente, non più tardi di un anno fa, poco meno di 8 milioni di euro per la bonifica della vasca di prima pioggia: lo stanziamento per la messa in sicurezza di quella parte delle sponde del Tronto traeva origine dalla sentenza con cui la Corte di Giustizia Europea aveva condannato lo Stato italiano a una multa mostruosa di 800.000 euro all’anno per le condizioni di inquinamento del sito.

La vicepresidente della Regione, l’anno scorso, aveva magnificato lo stanziamento del Ministero dichiarando testualmente che si trattava di ‘un risultato importante che abbiamo perseguito con tenacia e che sta portando a risultati concreti per la comunità ascolana’. Fatto l’annuncio – ha attaccato Castelli – la Regione non ha ‘mosso paglia’ e i soldi sono rimasti nel cassetto, alla faccia della sanzione europea che il contribuente italiano continuerà a pagare, con maggiorazioni, di tasca propria».

All'interno della ex Sgl Carbon
All'interno della ex Sgl Carbon

E si arriva all’attualità: «Ora il Ministero dell’ambiente intende commissariare la Regione e presumibilmente sostituirsi a chi a palazzo Raffaello non ha voluto o saputo avviare la messa in sicurezza. La notizia è devastante anche perché, in base agli accordi tra Comune e Restart, l’attivazione del finanziamento pubblico avrebbe consentito una corrispondente riduzione delle volumetrie edilizie prevista nell’area. In una parola: meno cemento è più verde».

Su questo punto Castelli ha replicato a Sciapichetti, accusandolo di «minimizzare l’accaduto e implicitamente smentire la sua collega Casini la quale aveva annunciato trionfalisticamente il finanziamento. A questo punto non ci resta che auspicare l’intervento del commissario nazionale per le bonifiche affinché si sostituisca alla Regione e garantisca un intervento di messa in sicurezza reso tanto più sollecito dalle norme in deroga che possono essere applicate in sede commissariale. Ne beneficerà il contribuente italiano, che in relazione alla sanzione europea ha dovuto sborsare somme ulteriori per colpa della Regione Marche; ne beneficerà il progetto complessivo che potrà diminuire l’ingombro edilizio previsto nell’ambito di quello che sarà il più grande parco urbano delle Marche».

Ecco quindi che martedì la giunta comunale approverà la convenzione con Restart per l’avvio materiale dei lavori. «Un ulteriore tassello di questo straordinario progetto che consentirà ad Ascoli di realizzare un sogno che dura da un secolo. Nella vita delle amministrazioni pubbliche, come in quella delle persone, c’è chi opera e c’è chi chiacchiera. La vicenda della riqualificazione dell’area ex Sgl Carbon – è stata la conclusione del sindaco – ne è la più lampante dimostrazione».