Ex Sgattoni, la proprietà apre al restyling

È un ampio spiraglio, quello che sembra essersi aperto sull’ex fabbrica Sgattoni: l’amministrazione comunale ha avuto un incontro con la proprietà dell’immobile, che ha accennato all’esistenza di un progetto per riqualificare l’area. A lavorare sulla pratica, gomito a gomito, sono due settori chiave, ovvero i lavori pubblici e l’urbanistica. "Ho avuto un incontro con il proprietario dello stabile – spiega il vicesindaco Tonino Capriotti – ma per tutt’altra questione, ovvero la sistemazione della colonia felina all’interno del perimetro. Nell’occasione si è quindi parlato delle condizioni in cui versa l’edificio, e il suo titolare mi ha detto di avere un progetto per la riqualificazione dell’ex fabbrica. Per ora non ci sono ulteriori sviluppi, ma attendiamo fiduciosi. Massima attenzione, quindi, per un quartiere cardine come San Filippo Neri, che attende novità da anni". E il comitato San Filippo Neri, infatti, accoglie la notizia con favore. "Siamo soddisfatti di questo possibile sviluppo – afferma il presidente dell’associazione, Roberto Vesperini – da anni cerchiamo di avere aggiornamenti sulla questione, e ora forse c’è la possibilità di fare dei passi in avanti. L’importante è che quella zona non rimanga abbandonata a sé stessa ancora per decenni, e ci auguriamo che il comune continui a tenerci aggiornati". In effetti il comitato non ha mai mollato l’osso. Già durante la precedente amministrazione, i residenti del quartiere nord chiesero azioni a Viale De Gasperi il quale, per tutta risposta, spiegò che l’unica azione possibile avrebbe potuto essere un’ordinanza di sgombero e ripristino dello stato dei luoghi. L’azione si prospettò aleatoria: se infatti la proprietà non avesse eseguito l’ordinanza, sarebbe stato il comune a doversi fare carico dei lavori. All’epoca, ben prima della crisi, si parlò di costi vicini al milione di euro. Il comitato però non si arrese, e chiese anche l’intervento dei Nas. Nel contempo, l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli ha prospettato la possibilità di mediare presso Ferrovie dello Stato.

Giuseppe Di Marco