MATTEO PORFIRI
Cronaca

Farmacie prese d’assalto: "Bisogna restare a casa"

La dottoressa Righetti: "La cosa più importante è il riposo. Vaccini? Ultimi giorni"

Patrizia Righetti,. dell’omonima farmacia

Patrizia Righetti,. dell’omonima farmacia

Farmacie cittadine prese d’assalto, in questi giorni, a causa del boom dei contagi legati all’influenza. Occorre, però, prestare la massima attenzione a non confondere il virus influenzale con gli altri che circolano maggiormente proprio in questo periodo. La raccomandazione, in tal senso, arriva anche dai farmacisti oltre che dai medici di base. "Spesso si confondono le varie patologie con l’influenza – conferma, ad esempio, Patrizia Righetti, titolare dell’omonima farmacia di via dei Bonaccorsi e presidente di Federfarma Ascoli -. Ci sono, però, anche numerose virosi parainfluenzali, che si manifestano con affezioni di vario tipo e diversa gravità. Le forme più comuni sono respiratorie, come il raffreddore, e gastrointestinali". In ogni caso, comunque, il consiglio è sempre quello di restare a casa. "Uscire potrebbe essere deleterio per tutti – prosegue la dottoressa Righetti -. Sia per chi sta male, perché le proprie condizioni potrebbero peggiorare, che per gli altri in quanto sarebbero a rischio di contagio. Il mio personale consiglio, comunque, è sempre quello di rivolgersi al proprio medico di famiglia per ogni tipo di complicazione che dovesse esserci. In questo periodo dell’anno è normale che ci sia il picco relativo all’influenza. Anzi, siamo leggermente in ritardo da questo punto di vista, perché in genere il clou si verifica subito dopo le feste natalizie. I più colpiti sono i bambini, anche a causa della riapertura delle scuole dopo le vacanze, e gli anziani. A chi accusa dei sintomi influenzali – prosegue Patrizia Righetti -, suggerisco di assumere antipiretici, che nella maggior parte dei casi vengono venduti senza ricetta del medico, danno un po’ di sollievo e fanno abbassare la febbre". Capitolo vaccini: sono gli ultimi giorni, questi, per ricevere le dosi. "Per l’immunità occorrono almeno quindici giorni dalla data di somministrazione, quindi possiamo dire che è quasi tardi per chiedere di essere vaccinati contro l’influenza – sottolinea la presidente di Federfarma Ascoli -. Però, si è ancora in tempo. In città tante persone si sono vaccinate ed è ancora possibile farlo dal proprio medico, nei punti appositi scelti dall’Ast e nelle farmacie che hanno aderito alla campagna vaccinale". Infine, attenzione ancora al covid. "Frequentemente riscontriamo persone positive al virus – conclude Patrizia Righetti -. Questo non è ancora scomparso e ci capita spesso di fare tamponi. Bisogna ammettere, però, che ormai le conseguenze del coronavirus sono meno gravi rispetto agli anni scorsi, ma è necessario comunque non sottovalutare nessuna situazione".

Matteo Porfiri