ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Fermo, Anmil e i morti sul lavoro: "Ancora troppi incidenti, lotta per i diritti di tutti"

Commossa cerimonia con il racconto del presidente dell’associazione mutilati e invalidi: "Io stesso sono qui per miracolo"

Fermo, 9 ottobre 2023 – Una strage silenziosa e ingiusta, con 3 morti al giorno sul posto di lavoro in Italia, 1208 persone perse nel 2022 mentre facevano il loro dovere. Sono i numeri su cui riflettere, in occasione della 73esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti del lavoro, celebrata ieri anche a Fermo dell’associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. È il prefetto Michele Rocchegiani a parlare di una ecatombe, leggendo le parole del presidente della Repubblica Mattarella che ha invitato tutti a diffondere una vera cultura della prevenzione.

A Fermo i dati Inail parlano per il 2023 di 834 infortuni già denunciati nell’anno in corso, con un calo del 20 per cento rispetto all’intero anno precedente quando si è toccata quota 1055. Due persone sono morte nel nostro territorio sul posto di lavoro, quasi 600 le denunce per malattie professionali, con un aumento del 25 per cento. Numeri ancora troppo alti, è ancora e sempre il tempo per tenere alta la guardia, come ha sottolineato il presidente Anmil, Marcello Luciani: "Io stesso sono qui per miracolo, nei miei 90 giorni di ospedale dopo un incidente ho pensato di voler morire, troppo dura la vita che mi si apriva. Decenni prima avevo perso mio padre per un incidente sul lavoro e mi pareva un destino troppo duro. Oggi sono qui, a combattere per i diritti di tutti".

L’Anmil ha ottenuto dalla Regione il primo corso per testimonial formatori sulla sicurezza, sono invalidi del lavoro che mettono a disposizione la loro storia e si sono formati per diventare a loro volta formatori di sicurezza: "Abbiamo fatto da apripista, oggi chiediamo che questa figura sia riconosciuta a livello nazionale, per dare occasione di impiego a persone che per il lavoro sono diventate disabili". Un incontro con momenti di commozione con le parole di Maria Lina Vittrini, presidente della commissione pari opportunità cui Anmil ha dedicato una targa per il supporto continuo: "Tra i lavoratori sempre le donne sono le più penalizzate, costrette a far quadrare gli impegni familiari, spesso anche vittime di molestie. A loro pensiamo in ogni attività che punti alla sicurezza sul lavoro".

Questura, carabinieri, finanza, tutti presenti a ribadire l’impegno per i controlli, a sensibilizzare datori di lavoro e lavoratori stessi sulla sicurezza, specie sui cantieri edili che oggi, con la pressione dei bonus e del Pnrr corrono veloci e spesso hanno criticità in questo senso: "A noi tocca poi portare le cattive notizie alle famiglie che restano spezzate da questi drammi", ha ricordato il vicecomandante dei carabinieri Nicola Gismondi. E ancora, l’importanza del supporto psicologico, ribadito dalla psicoterapeuta Gloria De Luca che sottolinea come trovarsi all’improvviso di fronte alla propria fragilità per chi subisce un incidente sul lavoro è un momento devastante e da elaborare come un lutto: "Bisogna ricominciare dai sogni delle persone, prendersene cura", ha concluso De Luca, aspettando il tempo in cui non si dovrà più piangere per chi voleva solo andare a lavorare.