Ascoli e la Ferrovia dei due mari, Italia Nostra: "Adesso si può sperare"

Italia Nostra ieri ha commemorato il comizio del 1903 quando venne annunciato il collegamento tra i due mari. Rinaldi: "Opera fondamentale"

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Ascoli, 27 novembre 2022 - Continuare a tenere accesi i riflettori sulla realizzazione della Ferrovia dei due mari, ovvero il collegamento ferroviario dell’Adriatico con il Tirreno, da San Benedetto a Roma. Per tale motivo, anche quest’anno, come negli ultimi venti, la sezione cittadina di ‘Italia nostra’ presieduta da Gaetano Rinaldi ha organizzato ieri, nella ricorrenza del 26 novembre, nella Bottega del terzo settore, la commemorazione del comizio che fu promosso dalla Provincia di Ascoli il 26 novembre 1903 per festeggiare l’ormai deciso avvio del lavori per la Ferrovia.

Come è noto, poi, non se ne fece nulla, e quanto era stato deciso e finanziato rimase lettera morta. "Ripetiamo sempre questa commemorazione – dice Rinaldi – non per lamentarci di quello che non è accaduto e doveva accadere, ma per far comprendere l’importanza di questa realizzazione. Italia Nostra da venti anni organizza questo evento, all’inizio eravamo presi un po’ come dei sognatori fuori dalla realtà, ma poi pian piano si è creato un coordinamento, che ha fatto un lavoro encomiabile con Paola Romanucci e Guido Benigni, che è riuscito nella grande conquista di vedere impegnati quasi tutti nella richiesta di questa ferrovia. Questo impegno del coordinamento, con il sostegno del sindaco di Ascoli, ha comportato lo studio di fattibilità per il tratto Ascoli-Antrodoco. Quello che a noi interessa è che si capisca quanto sia importante la costruzione di questa ferrovia".

L’incontro di ieri, nelle intenzioni di Italia Nostra, è stato organizzato per consentire di conoscere meglio ciò che bolle realmente in pentola. "Per capire – continua Rinaldi – se ci sono reali speranze che qualcosa di buono e giusto si possa realizzare per il nostro territorio. E come si debba rinsaldare il nostro impegno e la nostra determinazione concorde per vedere finalmente costruita una infrastruttura fondamentale per ridare una speranza di sviluppo alle aree interne del centro Italia, differentemente condannate ad una forma di deprivazione sociale, economica e demografica sempre più grave. La realizzazione della Ferrovia dei due mari è un qualcosa di fondamentale perché collegherebbe l’area forte della metropoli tirrenica con la struttura policentrica del medio Adriatico. Sarebbe la più veloce. Del resto i romani, che erano più intelligenti di noi, hanno fatto la Salaria che era il collegamento più veloce tra il Tirreno e l’Adriatico. Lo studio che abbiamo fatto, su cui organizzeremo un convegno, è per far capire anche ai nostri rappresentanti istituzionali che qui non si tratta di fare un piacere a un’area periferica, ma si tratta di fare un qualcosa di positivo per l’Italia intera. E’ questo l’obiettivo del nostro impegno".