Fibrillazioni o pericolo rimpasto? Capriotti, Gabrielli e le polemiche

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Piccole fibrillazioni o prodromi di un rimpasto? A cinque mesi dalla vittoria, è chiaro che la giunta deve ritrovare un proprio equilibrio se vuole proseguire indisturbata per i prossimi cinque anni. Indiscrezioni dagli ambienti di maggioranza, in questi giorni, vorrebbero il vicesindaco Capriotti in una posizione non proprio fortissima, mentre a ricevere una netta conferma, nonostante alcuni dissidi interni alla propria lista, sarebbe Bruno Gabrielli, nel ruolo di assessore all’urbanistica. Ma procediamo con ordine. Per quanto riguarda Capriotti, sarebbero sorti alcuni malumori con il vertice di viale De Gasperi attorno villaggio della piccola pesca e Ballarin. Dell’assessore ai lavori pubblici, in primis, sarebbe stata esaminata la gestione della piccola pesca, i cui box non sono ancora stati assegnati. Va detto che per la consegna delle chiavi è necessario prima definire il regolamento di utilizzo dei casotti. A tal proposito, a detta dei Verdi la bozza di regolamento licenziata da Capriotti andrebbe all’esatto opposto delle esigenze degli operatori locali. Di Capriotti, inoltre, non sarebbero piaciute anche le anticipazioni sul Ballarin. A inizio mandato, infatti, si era parlato di realizzare il progetto del comitato Volontariato Cittadino, con un concorso che avrebbe coinvolto l’ordine degli architetti. Nell’ultimo consiglio, però, il vicesindaco ha sottolineato come per una soluzione del genere non ci sia abbastanza tempo, e che quindi l’amministrazione, per produrre un elaborato, dovrà affidarsi ad un progettista esterno. Insomma, al vicesindaco sarebbe stata rimproverata la solerzia con cui di fatto ha espresso, negli ultimi mesi, gli intendimenti dell’amministrazione comunale. È cosa arcinota, peraltro, che chi sta al timone non sarebbe bendisposto verso le fuoriuscite di notizie: a farne le spese ora sarebbe il numero due di viale De Gasperi, e in futuro molto dipenderà dal successo ottenuto con i bandi del Pnrr. Ad avere le spalle coperte, invece, è Gabrielli, che può già vantarsi di aver risolto l’annosa grana rappresentata dalla palazzina incompiuta in zona Cerboni. Nei prossimi giorni, inoltre, Lina Lazzari comunicherà la sua scelta sulla propria lista di appartenenza: con la scomparsa di Rinascita Sambenedettese, l’assessore alla cultura dovrebbe passare in San Benedetto Viva. In tutto ciò l’ago della bilancia continua ad essere l’assessore Pellei, che potrebbe sfruttare i suoi agganci a Roma per future sorprese in termini di investimenti.

Giuseppe Di Marco