Ficcadenti dimissionario: c’è Corradetti

Il centro destra a Castel di Lama vive un periodo di instabilità con dimissioni e surroghe in consiglio comunale. La confusione politica persiste da anni, creando disorientamento e scetticismo tra i cittadini.

Ficcadenti  dimissionario: c’è Corradetti

Il centro destra a Castel di Lama vive un periodo di instabilità con dimissioni e surroghe in consiglio comunale. La confusione politica persiste da anni, creando disorientamento e scetticismo tra i cittadini.

Non c’è pace per il centro destra in consiglio comunale a Castel di Lama, infatti dopo le dimissioni di Francesco Ciabattoni, candidato sindaco alle amministrative del 2023, per motivi di salute, il posto era stato occupato dal consigliere Mauro Cori, che nonostante la sua tenacia e voglia di fare, a pochi mesi dalla surroga era morto a seguito di una grave malattia. Il posto vacante era stato rimpiazzato da Gabriele Ficcadenti, che è già dimissionario, al suo posto domenica sera, alle 21, durante il consiglio comunale, dovrebbe subentrare Ersilio Corradetti. L’assenza del centro destra a Castel di Lama si nota ormai da anni, non solo per la mancanza di un consigliere di riferimento. L’antagonismo tra destra e sinistra dovrebbe corrispondere al dualismo tra maggioranza e opposizione, ma se appare facile schierarsi a destra o a sinistra non è facile capire in che direzione si muovono la destra e la sinistra e a Castel di Lama, questa confusione è ancora più evidente e prevale ormai da anni. La destra e la sinistra a Castel di Lama sono due contenitori i cui contenuti mutano a seconda della situazione: a livello nazionale la città vota in un modo e a livello amministrativo in un altro. La politica ha una collocazione, non più fisica ma astratta, concettuale e funzionale all’evoluzione degli scontri politici. L’unica cosa certa che a Castel di Lama si litiga, sempre e comunque, per tutte le occasioni, anche per le sciocchezze, come se si fosse perennemente alla vigilia del voto. Tutto questo è abbastanza singolare e soprattutto controproducente, perché oltre a creare disorientamento fa storcere il naso nei confronti della politica ritenuta dai molti inutile. Sarebbe auspicabile parlare di contenuti e riempire i contenitori della politica.

m.g.l.