Finse di tagliarsi le vene. Donna a processo

La 40enne è accusata di procurato allarme

Ha preso il via davanti il processo su quanto avvenne in un condominio di Folignano l’8 luglio del 2021. Imputata è una 40enne ascolana che deve rispondere di procurato allarme, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Quel giorno un uomo contattò il 112 riferendo che la fidanzata gli aveva mandato una foto in cui mostrava un polso coperto di sangue, circostanza che gli aveva fatto temere un gesto estremo. A casa della donna arrivarono 118 e carabinieri. Ma di lei non c’era traccia; dopo pochi minuti tornò dalla farmacia. Le fu chiesto di mostrare i polsi e non c’era alcuna ferita. La donna prese a inveire contro il fidanzato col quale aveva avuto una discussione. Ai carabinieri disse che aveva simulato il ferimento alle braccia proprio per attirare la sua attenzione. Era accaduto infatti che lui l’aveva accusata di aver rubato oro e soldi alla madre. I militari dell’Arma sentirono anche l’uomo che denunciò la sua fidanzata per aver sottratto alla madre la carta di credito e di averla utilizzata per prelevare indebitamente 1.800 euro. La donna è difesa dall’avvocato Gramenzi.