Focolaio Covid, fari su Castignano. Ipotesi screening di massa

Riunione in Prefettura, il sindaco Polini: "Il primo dicembre personale Asur in paese per le vaccinazioni. Mi hanno tranquillizzato sul tracciamento"

Il sindaco di Castignano, Fabio Polini

Il sindaco di Castignano, Fabio Polini

Ascoli, 26 novembre 2021 - Riflettori accesi su Castignano dove i positivi al Sars-Cov-2 sono saliti a 97, ovvero il 3,5% della popolazione. Della situazione del piccolo comune che si trova nel distretto sanitario di San Benedetto se ne è parlato ieri mattina a palazzo San Filippo, dove si è riunito un tavolo tecnico al quale hanno partecipato, oltre al prefetto Carlo De Rogatis, il sindaco Fabio Polini, il direttore dell’Area vasta 5, Cesare Milani, e il direttore del dipartimento di prevenzione Claudio Angelini.

Nel corso dell’incontro, richiesto da giorni a gran voce dal primo cittadino di Castignano, sono state prese sostanzialmente due decisioni, entrambe volte alla prevenzione del contagio. "Il primo dicembre – dice Polini –, dalle 15, il personale dell’Asur sarà a Castignano per permettere a tutti coloro che ancora non lo hanno fatto, o di effettuare la prima dose di vaccino contro il Covid-19, o la terza se sono trascorsi cinque mesi dal completamento del ciclo primario. Si faranno nel nuovo poliambulatorio. Nel frattempo, in base ai dati del contagio, si deciderà se fare i tamponi a tutta la popolazione, uno screening di massa, o no. Questo per vedere se ci sono asintomatici che, in quanto tali, girano tranquillamente e infettano altre persone. Per il resto, dall’Asur mi hanno tranquillizzato dicendomi che hanno fatto il tracciamento con il tampone molecolare a tutti i contatti e che non ci sono situazioni di rischio. Ringrazio il prefetto per il tavolo tecnico, è stato molto disponibile ed ha capito perfettamente la situazione".

Nel frattempo, a Castignano, tutte le scuole di ogni ordine e grado sono state riaperte e gli studenti ancora in quarantena sono 22. Tra i 97 positivi, invece, solo due persone hanno avuto bisogno dell’ospedalizzazione. "Questo dato – conclude Polini - dimostra che il vaccino funziona". E proprio a proposito delle vaccinazioni, la metà di chi in questi giorni si sta presentando nei punti vaccinali non prenota. Un fattore, questo, che sta causando lunghe code, sia alla ‘Casa della gioventù’ di Ascoli, sia nel punto di San Benedetto, e inevitabili lamentele.

"La maggior parte delle persone – spiega il direttore del dipartimento farmaceutico, Isidoro Mazzoni – non si prenota. Mercoledì abbiamo registrato grandi numeri, abbiamo fatto 600 vaccinazioni ad Ascoli e 750 a San Benedetto (i prenotati erano circa la metà ndr ) e si sono create le file. Anche perché non c’è il dispiegamento di forze che c’era all’inizio della campagna vaccinale: i medici delle Usca, che prima vaccinavano, ora sono impegnati sul territorio a causa dei tanti contagi. Il problema, ripeto, è che le persone non si prenotano. E noi non mandiamo via nessuno per cercare di vaccinare più gente possibile. Ovviamente i prenotati avranno una corsia preferenziale".

Dal primo dicembre, infine, via libera nelle Marche alla somministrazione della terza dose del ciclo vaccinale primario, anche ai soggetti di età pari o superiore a 18 anni (classe 2003 e precedenti), che abbiano effettuato la seconda dose (o il monodose Janssen) da almeno 5 mesi.