Focolaio covid a Offida, boom di positivi nel Piceno

Sono 40 i nuovi casi di positività al virus nel territorio: solo ieri altri 12. Contagi a Lisciano, sospesi gli allenamenti del Grottammare

Coronavirus, aumentano i contagi (foto Ansa)

Coronavirus, aumentano i contagi (foto Ansa)

Ascoli Piceno, 11 settembre 2020 - Quaranta nuovi positivi al Sars-Cov-2 in 48 ore nel Piceno. Mercoledì ben 28 e ieri 12. Quest’ultimi sono quasi tutti contatti di persone già contagiate, perlopiù di Offida e Lisciano dove ormai è chiaro come si siano sviluppati dei piccoli focolai che il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5 diretto da Claudio Angelini sta cercando di delimitare con il tracciamento di tutti coloro che hanno avuto a che fare con gli infettati. Due situazioni che preoccupano per la proporzione che c’è tra il numero dei positivi, tanti, e il numero delle persone, poche, che vi risiedono.

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"Per quanto riguarda Lisciano – dice Angelini - si tratta di 5 persone facenti parte di un cluster familiare il cui primo caso sintomatico ci è stato segnalato dal medico di base, più altri casi sparsi nel paese dove probabilmente ci sono stati momenti conviviali nel corso dei quali i pochi abitanti si sono incontrati. Ad Offida, invece, i contagi ci sono stati nel corso di più feste di compleanno". Proprio Angelini, in qualità di direttore del Dipartimento di prevenzione, ha partecipato ieri mattina, in prefettura, ad una riunione sulla sicurezza nelle scuole in vista del ritorno in classe previsto per lunedì. "Hanno voluto informazioni – spiega – sull’utilizzo delle mascherine e sulle procedure interne da adottare in presenza di casi di Coronavirus. Ciascuna scuola dovrà nominare un responsabile Covid che si relazionerà con un referente del dipartimento di prevenzione che ho già individuato e che è un medico. Il primo, in caso di problemi imminenti telefonerà al secondo, mentre ho fornito una e-mail per raccogliere tutte le informazioni necessarie, a cominciare dai nominativi dei compagni di classe dell’ipotetico alunno contagiato. Inoltre, se in una classe più del 40% è assente, la scuola ce lo deve comunicare perché dobbiamo verificare i motivi di una non presenza così numerosa".

Dalle scuole al medico del Pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’ risultato positivo al tampone, l’operatore sanitario era rientrato da una vacanza trascorsa in Puglia. Fortunatamente, però, non era ancora tornato a lavoro. Ha solo partecipato ad una riunione sindacale con poche persone, in una stanza del nosocomio con finestre aperte, con postazioni a sedere ben distanziate e con tanto di mascherine indossate da tutti i presenti. "La persona in oggetto – tranquillizza il direttore dell’Area vasta 5, Cesare Milani – sta bene, ha accusato solo un po’ di affaticamento. Era appena tornato dalle ferie di 14 giorni e non era ancora rientrato in servizio. Dunque, per il Pronto soccorso non ci sono problemi, l’attività va avanti come sempre".  

La notizia di un medico del Pronto soccorso del nosocomio ascolano positivo al Coronavirus è arrivata mercoledì, nella giornata più buia per il Piceno da quando è iniziata l’emergenza sanitaria: 28 casi di Covid-19 in un giorno non si erano mai registrati, nemmeno nel pieno della pandemia. Un numero che ha fatto inevitabilmente alzare il livello di allerta. "In caso di necessità di ricoveri – conclude Milani - ci sono le malattie infettive del ‘Torrette’ di Ancona e del ‘Murri’ di Fermo, c’è poi la struttura a Civitanova e comunque, prima di riconvertire il ‘Madonna del Soccorso’ in Covid hospital utilizzerò i 20 posti letto di malattie infettive realizzati al Mazzoni". Sospesi anche gli allenamenti della prima squadra del Grottammare per la positività di un familiare di uno dei giocatori.