"Fuori di testa senza stupefacenti" Botte in casa, parla la madre di lui

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"Si drogavano, facevano festini e quando la droga non ce l’avevano uscivano di testa e litigavano, dandosele reciprocamente. Non ne potevo più e me ne sono andata". E’ la testimonianza resa eri in tribunale dalla madre del 32enne che venne arrestato nell’estate 2018 con l’accusa di aver messo in atto una serie di comportamenti gravemente molesti nei confronti di una donna di 28 anni con la quale aveva avuto una relazione. Difeso dagli avvocati Gramenzi e Furone, l’uomo deve rispondere di maltrattamenti aggravati, lesioni personali, violazione di domicilio e minacce. Nel processo è parte civile la donna. I due hanno convissuto dall’autunno del 2017 all’estate 2018. Secondo il racconto di lei, all’origine del comportamento violento del suo ex ci sarebbe la gelosia. In uno scatto d’ira le avrebbe scagliato contro di lei un tablet, procurandole una ferita di tre centimetri al volto. Un’altra volta le avrebbe spento addosso una sigaretta. In altre occasioni l’avrebbe picchiata con calci e pugni, procurandole lesioni, ferite ed ematomi. A fine giugno – ha raccontato la donna – lui l’avrebbe presa per il collo stringendo le mani al punto di farle mancare il respiro. Nella notte fra il 4 e il 5 luglio le avrebbe spaccato addosso a forza di colpi una bottiglia di birra che aveva portato con sé, dopo essere rientrato in quella da casa dalla quale lei, volendo interrompere la convivenza, lo aveva fatto andare via. Alla fine sono intervenuti i carabinieri che hanno individuato l’imputato in un bar di Castel di Lama e lo hanno arrestato.

p. erc.