Furti Ascoli, ladri in casa rubano 7mila euro grazie alla chiave bulgara

Il portone blindato non basta più

Sul posto si è recato un equipaggio della volante della Questura, che ha eseguito i primi accertamenti e poi è intervenuto il personale della polizia scientifica, che ha compiuto i rilievi tecnici

Sul posto si è recato un equipaggio della volante della Questura, che ha eseguito i primi accertamenti e poi è intervenuto il personale della polizia scientifica, che ha compiuto i rilievi tecnici

Ascoli, 17 marzo 2019 - La banda di ladri che opera con la cosiddetta «chiave bulgara» ha colpito ancora e questa volta nell’abitato di Ascoli. Nella serata di venerdì, i malviventi si sono introdotti in un appartamento di via Vittorio Emanuele Orlando, nella zona di piazza Immacolata, dove hanno rubato gioielli per circa settemila euro trovati nella cassaforte. Approfittando dell’assenza dei proprietari dell’alloggio, i ladri sono entrati, senza fare alcuna effrazione, aprendo il portone blindato utilizzando, probabilmente, la chiave «bulgara», una sorta di passepartout in grado di aprire anche i portoni con chiavi particolari, ma non quelli dotati di chiavi sofisticate e più moderne. Tornando a casa i proprietari hanno trovato la porta e le finestre regolarmente chiuse, ma all’interno le stanze erano state messe a soqquadro.

La chiave bulgara è uno strumento che permette di ricostruire il profilo della chiave di una serratura a «doppia mappa» senza avere la chiave originale e senza smontare la serratura della porta blindata. Ci sono due modi per difendersi: un buon sistema di allarme e con una porta blindata, ma rigorosamente equipaggiata di cilindro europeo, al fine di completare un quadro di sicurezza domestica più affidabile. Proprio il cilindro europeo garantisce un alto livello di impenetrabilità grazie ai perni anti sondaggio a corpo e rotore, con protezione anti trapano e alla barra centrale antistrappo.

I malviventi, una volta nell’appartamento, hanno rovistato in ogni angolo e nell’armadio hanno trovato la chiave con cui hanno potuto aprire la cassaforte. All’interno hanno trovato tutto l’oro della bambina, figlia della coppia di coniugi, per un valore di tremila euro e tre anelli con pietre preziose, della madre, per un valore di quattromila euro. Sul posto si è recato un equipaggio della volante della Questura, che ha eseguito i primi accertamenti e poi è intervenuto il personale della polizia scientifica, che ha compiuto i rilievi tecnici. La «chiave bulgara», stando all’esperienza delle forze dell’ordine, solitamente è impiegata da delinquenti georgiani e romeni, per compiere furti senza usare piede di porco o altri arnesi da scasso. Un paio di settimane fa, nella stessa città di Ascoli, c’era stato un altro furto, compiuto con la stessa tecnica, ma non trovando la chiave della cassaforte, i ladri decisero di smurarla e portarla via. Anche in quella circostanza il bottino fu piuttosto consistente.