Futuri sindaci Più schermaglie che progetti

Emanuela

Astolfi

Tre comuni del fermano al voto per scegliere il nuovo sindaco tra meno di due mesi. Fino a oggi, tante schermaglie e poche idee concrete presentate agli elettori. Sono Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio e Pedaso. E se nell’ultimo caso la partita, almeno fino a ora, è a senso unico con Vincenzo Berdini che punta al secondo mandato in una Pedaso che ha visto partire tanti progetti legati al cemento e alla viabilità, in un futuro forse meno green del passato che però aumenterà la ricettività e l’appeal della cittadina, negli altri due comuni si vivono situazioni opposte. Che partono però da una base comune.

I candidati si sfidano uscendo dalla stessa maggioranza, tranne per Gionata Calcinari a Sant’Elpidio a Mare, ex consigliere comunale espressione di Fratelli d’Italia.

A Porto San Giorgio regna ancora il silenzio del civico Valerio Vesprini, supportato dal centrodestra senza simboli, e dell’attuale vice sindaco Francesco Gramegna. Che vuole raccogliere l’eredità di Nicola Loira dopo dieci anni di amministrazione che per Gramegna è sembrata tanto concreta e operativa, ma poco comunicativa.

A Sant’Elpidio a Mare il botta e risposta tra candidati e sostenitori è a suon di rancori, accordi, carte e documenti. Accuse e repliche che poco, anzi niente, hanno a che fare con la programmazione futura della città. La terza realtà più grande della provincia con un tessuto imprenditoriale fatto da tanti piccoli e medi calzaturifici.

In una fase in cui tra Pnrr e fondi europei le amministrazioni avranno tanto da poter spendere e investire la speranza è che i candidati oltre ad ambizioni personali portino sul tavolo progetti concreti di sviluppo e di crescita delle città, innovativi e lungimiranti. Per il bene degli elettori, delle città stessa, ma anche di tutto il Fermano. Perché l’obiettivo di una singola amministrazione può far crescere un intero territorio.