Gabrielli: "Dragaggio entro la fine dell’anno"

Sul dragaggio, forse, non ci sono solo annunci. Sull’opera di rimozione dei sedimenti dall’imboccatura del porto, il comune inizia a dare qualche tempistica, anche se il futuro dell’area portuale, nel suo complesso, deve ancora essere definito. A relazionare sullo stato dell’arte, in tal senso, è l’assessore Bruno Gabrielli, che in consiglio comunale, esortato dall’interpellanza della dottoressa Aurora Bottiglieri (Pd, Articolo Uno e Nos) tira fuori dal cilindro l’ultimo carteggio scambiato con il comandante della Capitaneria di Porto, Marco Mancini. "Per quanto riguarda l’orizzonte temporale per procedere al dragaggio – spiega l’assessore - il capitano Mancini mi ha prospettato, come data, quella della fine dell’anno. Nel frattempo ho anche chiesto se sarebbe possibile togliere un po’ di sabbia dal fondale del porto per agevolare il passaggio delle imbarcazioni, ma mi è stato detto che non è possibile, perché verrebbe meno tutto il lavoro svolto negli ultimi mesi. Faremo tutte le pressioni che rientrano nelle nostre possibilità per dare maggiore impulso all’iniziativa". Il percorso per raggiungere l’obiettivo è tutt’altro che agevole. Le fasi conclusive per la valutazione dell’intervento sono terminate lo scorso aprile, quando il Consorzio per il Centro Universitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata di Livorno ha eseguito le operazioni di caratterizzazione ambientale su una superficie di circa 65mila metri quadrati, localizzata presso l’imboccatura del porto: l’iniziativa si è resa necessaria per definire le classi di qualità dei materiali da dragare.

L’esito del prelievo, avvenuto tramite carotaggi di sedimenti marini, ha evidenziato come la maggior parte dei campioni analizzati sia riconducibile alla classe ‘A’, con una percentuale piuttosto esigua di classi ‘B’ e ‘C’. Nei campioni di classe ‘A’, circa 55mila metri cubi, è risultata una componente sabbiosa importante, circa il 70%, che di fatto consentirà di riutilizzare i sedimenti per eseguire il ripascimento delle spiagge sommerse in siti con importanti problematiche erosive. In primis, l’area antistante la Sentina. "Attualmente – continua Gabrielli - è in corso la progettazione esecutiva, da parte dell’Autorità Portuale, dell’intervento di dragaggio che interesserà l’imboccatura del porto. Nel contempo, si stanno svolgendo le verifiche definitive per attivare un’area a mare in cui depositare le sabbie non riutilizzabili". Insomma, una nuova cassa di colmata, da situare al largo fra San Benedetto e Porto San Giorgio. Ultimato il progetto esecutivo, infine, si avvierà la procedura di gara per affidare i lavori relativi all’escavo.

g.d.m.