Galleria Trisungo-Favalanciata: avanti

Opera strategica per l’entroterra Piceno, il sopralluogo dell’assessore regionale Castelli e del governatore Acquaroli

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Il versante delle infrastrutture pubbliche è un tema su cui la Regione Marche crede fortemente e su cui si sta concentrando, da tempo, con il lancio di importanti progettualità. In tale direzione, si inquadra il sopralluogo che è stato effettuato dall’assessore regionale Guido Castelli, insieme al presidente Francesco Acquaroli, presso il cantiere della galleria di Trisungo-Favalanciata, nel territorio comunale di Arquata e Acquasanta Terme. Una zona drammaticamente colpita dal terremoto del 24 agosto 2016 e confinante con Arquata. Si tratta di un’opera strategica per l’entroterra Piceno, i cui lavori stanno procedendo speditamente, come hanno confermato anche l’ingegnere Fulvio Maria Soccodato, commissario straordinario per l’ammodernamento della Salaria, e il direttore del compartimento Anas della Regione Marche, l’ingegner Stefano Testaguzza. Il tutto, fra l’altro, a pochi giorni dall’altro grande momento che è stato vissuto ad Arquata, ovvero la rimozione degli ultimi cassoni navali dalla Salaria, all’altezza di Pescara del Tronto: operazione che, nel giro di altri dieci giorni, consentirà la riapertura sui due sensi di marcia del medesimo tratto. "Nonostante le difficoltà finora affrontate, a causa della crisi economica, il rialzo dei costi dei materiali e gli effetti post covid, la pianificazione dell’opera sta procedendo con regolarità ed efficacia, nel rispetto di un programma che vede l’avanzamento dei lavori di circa tre metri al giorno – spiega, con entusiasmo, l’assessore Guido Castelli, il quale appena può si reca ad Arquata per fare il punto della situazione sul processo di ricostruzione del borgo piceno devastato dal sisma di sei anni fa -. L’ispezione è stata un’occasione propizia anche per fare il punto su una ulteriore opera che riguarda il tratto finale della Salaria ossia nel punto di Acquasanta e Quintodecimo. Anche essa costituisce un’opera infrastrutturale nodale per il Piceno e che potrà essere inserita nel piano nazionale (costo circa 250 milioni) come già avanzato dall’amministrazione regionale nei tavoli competenti. Infine, e non per ultimo, sempre in raccordo con l’Anas abbiamo preso in esame lo stato di avanzamento del piano per la variante di Mozzano (costo 15 milioni di euro), nel punto all’altezza della Salaria con l’incrocio con la Piceno Aprutina. Si tratta anche questo di un progetto molto atteso e che, sono certo che, in sinergia con tutti i soggetti istituzionali del territorio, riusciremo a portare avanti con successo nei prossimi mesi".

Matteo Porfiri