Gara ciclistica e magliette nelle intercettazioni

Tra le mille pagine si leggono anche una competizione a Montegallo e gli scenari per l’eventuale elezione di Celani a sindaco

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Un fascicolo d’inchiesta di oltre mille pagine, con intercettazioni telefoniche e ambientali, e numerosi passaggi che riescono a far emergere quello che gli inquirenti chiamano "sistema Ascoli", vale a dire un "declinato sub specie di intreccio tra pubblico e privato, figlio anche degli stretti rapporti di alcuni abitanti della comunità, alle amicizie storiche, alla mancanza o alla superficialità dei controlli che, quando fatti, vengono presi come un affronto personale, alla parallela superficialitàconnivenza con cui vengono istituite le pratiche da parte di alcuni uffici. Quanto detto appare il frutto della paziente costruzione, da parte di esponenti della società Geta, di agganci, conoscenze che contano in tutti i palazzi istituzionali, e di consenso". Questo è quanto si legge dunque nel quadro generale del fascicolo, in cui gli inquirenti asseriscono che si "sia potuto realizzare un traffico illecito di rifiuti su una discarica che avrebbe dovuto essere realizzata con procedure assai più stringenti, e possedere quanto meno dimensioni e caratteristiche ben diverse". Nell’inchiesta sono finite oltre 20 persone, con i nomi eccellenti, tra gli altri, dell’ex presidente della provincia Sergio Fabiani, degli ex vicepresidenti regionali Anna Casini e Piero Celani, quest’ultimo anche ex sindaco e candidato di nuovo nel 2019 alla carica di primo cittadino. E proprio sulle elezioni di quell’anno c’è un passaggio che lo riguarda da vicino. Durante una conversazione tra Brandimarte e il responsabile tecnico della Geta Francesco Zilio, quest’ultimo riferisce a Brandimarte che Celani (effettivamente incontrato poco prima) gli avrebbe riferito che se fosse diventato sindaco di Ascoli ‘non gli avrebbe rotto le palle’.

"Basta che non rompi le palle da sindaco - gli ho detto -. E lui: ‘no, no, non ti rompo le palle’", si legge nelle intercettazioni all’interno di un’automobile. Ricorrenti anche i presunti tentativi di ottenere comportamenti compiacenti da parte di personaggi appartenenti alla pubblica amministrazione o alla politica, attraverso forme di sponsorizzazione di società sportive o di eventi. Ad esempio, per quanto concerne l’ex presidente della Provincia e sindaco del piccolo paese di Montegallo, Sergio Fabiani, i membri della Geta parlando tra loro fanno riferimento al fatto che il presidente sia in vacanza e anziché interessarsi alla vasca (della discarica) stia pensando alla gara ciclistica in programma nel suo comune, e per il quale sarebbero state realizzate quattrocento magliette, sponsorizzate dalla Geta. Fiorenzo Mancini parla con il responsabile tecnico della stessa, Francesco Zilio, non riuscendo i due a mettersi in contatto con Fabiani. Dice la Mancini: "Ma dove sta questo in questi giorni?". Zilio replica: "Sta ad organizzare la festa. La festa delle biciclette, quella che gli abbiamo fatto lo sponsor delle magliette, quello sta a pensare. Abbiamo fatto 400 magliette, è per Montegallo. Sta pensando ad organizzare il giro ciclistico, tanto i problemi li risolve Carducci, la Geta e PicenAmbiente, quando è tutto pronto io firmo l’ordinanza. Chiama Tartaglia (L’ingegnere): ‘è tutto a posto? Quanto ci manca?’. Per lui è a posto, ora sarebbe da dirgli noi siamo pronti e per settembre non ci fanno la fidejussione, devi vedere come rientra tutti i giorni qua".