Gestione dei fondi sisma del Pnrr: "Bisogna spendere bene"

Incontro tra operatori economici ed esperti. Sabatini: "C’è bisogno di qualità dei progetti e di competenze di prim’ordine"

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La presentazione dei bandi avvenne lo scorso 3 agosto. Ora si entra nella fase attuativa per quanto riguarda la gestione dei fondi sisma del Pnrr. In prima linea con la Regione Marche e la camera di commercio anche la Svem, primo partner dell’ente camerale per la messa a punto e la disseminazione di misure a sostegno e promozione dell’economia dei territori. Ieri, infatti, si è svolto il primo incontro tra operatori economici ed esperti per affrontare in molto pragmatico la gestione delle risorse. Gli esperti hanno risposto ai quesiti posti in tempo reale dai partecipanti: il primo riguardava l’indice che permette di collocare una realtà di impresa tra quelle che possono beneficiare di riconoscimento prioritario dei fondi. Il 13 settembre si replicherà con la stessa modalità online, in un secondo incontro. "Sono in arrivo molti soldi e il punto non è spenderli bensì spenderli bene – ha spiegato il presidente regionale della camera di commercio Gino Sabatini –. Ciò significa che c’è bisogno di qualità dei progetti e di competenze di prim’ordine per non vedere sparire queste risorse imponenti. Abbiamo bisogno di ricostruzione materiale: case scuole, infrastrutture materiali e immateriali ma anche di una ricostruzione sociale che inverta la tendenza allo spopolamento cominciata prima del sisma". L’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli ha ricordato la necessità di questo tipo di intervento condivisa, nata dall’intuizione di abbinare alla ricostruzione fisica un’azione massiva per sostenere economicamente i gruppi socioeconomici del territorio. "Siamo già attivi sui territori dove siamo presenti coi nostri professionisti per accogliere esigenze degli imprenditori – ha concluso Andrea Santori, presidente Svem –. Una delle prime preoccupazioni che abbiamo rilevato è quella relativa al finanziamento per la parte di investimenti esclusa dal fondo perduto. Ci siamo dunque già mossi per supportare la copertura di queste spese".

Matteo Porfiri