Giallo della Sentina, ragazza morta annegata

Ieri l’autopsia sul cadavere: è ormai quasi certo che il corpo sia della 17enne Markéta Adamcova, ancora disperso il fidanzato.

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Ormai c’è la quasi certezza che il corpo rinvenuto domenica nel mare antistante la riserva naturale Sentina di Porto d’Ascoli, è quello di Markéta Adamcova, non ancora diciottenne, proveniente dalla Repubblica Ceca, dove risiedeva con i familiari a Litomerice. Intanto proseguono le ricerche del compagno Tomas Cerveny, quarantenne, anche lui della Repubblica Ceca, appassionato di fotografia, del quale si sono perse le tracce nella serata di sabato. I due avevano affittato un mini appartamento in via delle Lampare, a Martinsicuro, a una cinquantina di metri dal mare, nello stesso edificio che ospita il rinomato ristorante ’La Lampara’. Nell’alloggio gli investigatori della polizia non hanno trovato tracce di un’eventuale colluttazione e nessuno dei residenti ha sentito la coppia gridare. Una ragazzina apparsa molto tranquilla e felice alle persone che l’hanno incontrata in compagnia dell’uomo. Ieri dall’autopsia è stata chiarita la causa del decesso. La ragazza è morta infatti per annegamento: l’esame è stata effettuato all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto da un pool di specialisti della Medicina legale dell’Area Vasta 5. Alle prime fasi dell’accertamento ha presenziato anche il procuratore di Ascoli Piceno Umberto Monti. La giovane, che indossava solo il costume da bagno, potrebbe essere caduta dagli scogli per poi annegare.

Per stabilire l’esatta identità della giovane donna, la Procura di Ascoli, diretta da Umberto Monti, attende gli elementi necessari per confrontare il Dna della ragazza, che tardano ad arrivare dalla Repubblica Ceca, e il riconoscimento ufficiale, ma i genitori non sono ancora in viaggio per l’Italia. Intanto la Procura ieri mattina ha lanciato un appello per trovare eventuali testimoni che potrebbero aver visto la coppia nella serata o notte di sabato. "Chiunque possa fornire informazioni – chiede la Procura – si faccia avanti con i magistrati, la polizia di Ascoli o San Benedetto o comunque in qualsiasi comando di polizia o dei carabinieri". Anche ieri le capitanerie di Porto di san Benedetto e Pescara hanno eseguito le ricerche con l’impiego di motovedette e con mezzi aerei che hanno perlustrato ampie zone di mare, ipotizzando che anche l’uomo possa essere stato trascinato via dalle correnti.

Marcello Iezzi