Giovanni Issini è il nuovo soprintendente

La sua nomina dopo l’addio del predecessore Moriconi, che ha rassegnato le dimissioni a fine febbraio per mancanza di personale

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E’ Giovanni Issini, classe 1978 di Recanati, il nuovo Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata, la cui sede si trova nel capoluogo Piceno. All’interpello pubblicato dal Ministero per i beni culturali, scaduto lo scorso 11 marzo, avevano presentato la propria candidatura in quattro. A poco più di un mese, dunque, è arrivata la nomina. Issini, laureato in ingegneria edile-architettura alla facoltà di ingegneria di Ancona, ha fatto parte del Segretariato generale per le Marche del Ministero della cultura (responsabile del settore Servizio tecnico), e dell’Unità di crisi e coordinamento del Mibact Marche istituita per il terremoto.

Il professionista prende il posto di Pierluigi Moriconi, il 63enne di Camerino funzionario storico dell’arte, nominato a capo della Soprintendenza Marche sud il 9 novembre scorso, ma dimessosi dall’incarico a fine febbraio, dunque poco dopo il suo insediamento nella sede ascolana individuata nello storico palazzo Bazzani, sembrerebbe per mancanza di un numero adeguato di personale sul quale poter contare per portare avanti la mole di lavoro. La nomina di Moriconi, come detto avvenuta nel novembre del 2021, era stata successiva alla riorganizzazione dell’articolazione periferica del Mibact voluta dal Ministro Dario Franceschini, che già l’anno precedente, e dunque nel 2020, aveva individuato nelle cento torri la location ideale per prendersi cura del patrimonio archeologico e culturale dell’ambito Marche Sud.

Una decisione particolarmente attesa dal capoluogo Piceno che se l’è dovuta vedere con le altre due città candidate ad ospitare la sezione sud della Soprintendenza, ovvero Fermo e Macerata. Salvo, poi, avere la meglio. Fino alla nomina avvenuta pochi giorni fa di Issini, il posto lasciato vacante da Moriconi è stato ricoperto ad interim dalla soprintendente Marche nord, Cecilia Carlorosi. Subito dopo le dimissioni, a fine febbraio, di Moriconi, l’assessore regionale alla cultura, Giorgia Latini, si era rivolta al sottosegretario alla cultura, Lucia Borgonzoni, per chiederle di accelerare i tempi per la nuova nomina.

E effettivamente l’iter è stato piuttosto celere. Speriamo solo che il nuovo Soprintendente Giovanni Issini, che ancora non si è insediato a palazzo Bazzani ad Ascoli, sia messo nelle condizioni di lavorare al meglio, cosa non accaduta a quanto pare con Moriconi, attraverso il supporto di un numero adeguato di collaboratori. Sembra quasi, infatti, che la divisione in due sedi della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche, ovvero in quella nord e in quella sud, sia stata concepita solo sulla carta, ma non praticamente con un adeguato potenziamento in organico delle figure professioali da parte del Ministero della cultura.

Lorenza Cappelli