Ascoli, 8 agosto 2024 – Dipendenti dell’Ast in gita in barca a vela per aggiornamento professionale, ma la direzione dell’Ast di Ascoli si dissocia apertamente. "Non condivido e non ho autorizzato la scelta esperienziale inserita nel corso di formazione. Per questo motivo l’Ast chiederà ai propri dirigenti e direttori scelte di maggiore sobrietà, mantenendo, però, sempre alta l’attenzione sugli aspetti della formazione e della competenza, imprescindibili per una sanità di qualità" sono le parole di Natalini all’indomani della bufera nata in un momento in cui la sanità picena arranca sia sotto il profilo degli organici sia sotto quello dei fondi, giudicati dalle sigle sindacali gravemente insufficienti da mesi.
Alla luce delle polemiche insorte, soprattutto da parte dei sindacati della sanità, intorno all’evento dal titolo ‘Prendiamoci cura di noi’, attività di team building outdoor, per il quale, pur sottolineando la valenza della metodologia utilizzata anche da molte altre aziende sanitarie, Natalini ritiene doveroso chiarire che "non è stata data alcuna autorizzazione da parte dei componenti della direzione aziendale allo svolgimento di una formazione che comprendesse l’esperienza pratica esterna all’aula di formazione".
L’esperienza in questione è una gita in barca a vela partita dal porto di Pisa, finalizzata "a migliorare la coesione tra i membri dell’organizzazione" e l’hanno fatta nove dipendenti dell’Ast di Ascoli grazie ad uno stanziamento di 4.413 euro. Era parte di un programma di aggiornamento professionale svolto nelle giornate del 17 e 18 maggio scorsi al quale hanno preso parte 86 operatori sanitari per una spesa complessiva a carico dell’Ast di Ascoli di circa 44.000 euro.
Andando al caso specifico dell’attività di team building outdoor, l’Azienda Sanitaria ascolana sottolinea che nel Piano della formazione, predisposto a gennaio 2024 dal direttore dell’unità operativa complessa formazione e Urp, tra le richieste formative pervenute dalle stesse unità operative e dai dipartimenti dell’Ast, comprendenti oltre 200 eventi, c’era, tra gli altri, un’attività dal titolo ‘Prendiamoci cura di noi’ il cui scopo, indicato dal responsabile scientifico del corso, il dirigente delle professioni tecniche, era quello di iniziare un percorso di team building interno alla nuova organizzazione alla luce dei nuovi incarichi di coordinamento e delle sfide da raggiungere, al fine di colmare il gap conoscitivo tra i colleghi e porre le basi per creare forti legami interpersonali tra chi lavora insieme.
Successivamente, sulla base del regolamento dell’Asur ancora vigente, il direttore del dipartimento, che comprende pressoché tutte le unità operative con coordinatori di profilo tecnico, ha approvato lo svolgimento di quanto proposto e pianificato.