Giuseppe Rossi, chi è il medico no vax arrestato ad Ascoli: così lo hanno incastrato

Falsi green pass e vaccini buttati. Il medico è accusato di peculato, falso e tentata truffa

Ascoli, 5 ennaio 2022 - L’inchiesta culminata con l’arresto e la detenzione in carcere del dottor Giuseppe Rossi e i domiciliari per Maurizio Strappelli è stata innescata da spunti investigativi raccolti dai carabinieri del Nucleo investigativo, del Nucleo operativo e della stazione di Ascoli che già dai primi accertamenti hanno ravvisato anomalie nelle modalità di vaccinazione seguite dal medico di medicina generale convenzionato con l’Asur di Ascoli; anomalie rilevate dalla stessa Asur che ha accertato un numero di vaccinazioni eseguite, notevolmente più alto rispetto a quelle effettuate da altri medici convenzionati e rispetto al numero degli assistiti di Rossi (574): si tratta di vaccinazioni effettuate in gran parte a soggetti che non erano propri assistiti e in certi casi a soggetti provenienti da fuori regione.

In evidenza anche tempi ritardati rispetto a quanto prescritto per l’inserimento delle attestazioni di avvenuta vaccinazione nel sistema informatico del Ministero della salute. Le attività di indagine coordinate dal procuratore capo di Ascoli Umberto Monti si sono sviluppate fra settembre e dicembre 2021 su più piani: attività tecniche, servizi di osservazione e pedinamento, riprese video, acquisizioni documentali. Tutto volto a verificare se nelle ore successive al ritiro delle dosi vaccinali da parte del medico (ed entro le quali tassativamente doveva essere effettuata l’inoculazione) vi fosse stata la somministrazione delle stesse ai pazienti; somministrazione poi attestata dal medico e inserita nella piattaforma informatica ministeriale attraverso la quale veniva poi rilasciato il green pass.

Sono stati anche monitorati e ricostruiti i rapporti e gli accordi retrostanti tra i vari soggetti coinvolti e il loro ruolo. Secondo la Procura di Ascoli le 120 dosi prelevate dal medico dell’Asur ieri rinchiuso in carcere a Marino non sono mai state somministrate e, di conseguenze, sono false le attestazioni di avvenuta vaccinazione che il medico ha inserito nel sistema informatico del Ministero della Salute e altrettanto falsi i corrispondenti green pass rilasciati.

Le misure cautelari personali applicate (detenzione in carcere per il medico e ai domiciliari per uno dei 73 pazienti) secondo il procuratore di Ascoli Monti sono state emesse in relazione alle esigenze di genuina acquisizione delle prove mentre sono state previste misure minori, una volta soddisfatte le esigenze probatorie, riguardo al pericolo di reiterazione del reato.