Gli ex del Carroccio vanno con Renzi e Calenda

Pietro Infriccioli ed Emidio Del Zompo, un tempo membri del partito di Salvini, si alleano con Italia Viva tramite i Circoli Insieme per il Meridione

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Gli ex della Lega vanno con Renzi e Calenda per sostenerli nell’imminente tornata elettorale. Non accade a livello nazionale, bensì in riviera, dove Pietro Infriccioli ed Emidio Del Zompo, un tempo membri del partito di Salvini, si alleano con Italia Viva tramite i Circoli Insieme per il Meridione, che appoggeranno il terzo polo. Quelli che oggi fanno parte di una coalizione, in passato non avrebbero potuto esprimere posizioni più discordanti sui temi più disparati. Oggi le ostilità vengono sospese non solo per le politiche del 25 settembre, ma anche per le prossime amministrative nei maggiori comuni del Piceno. "Lunedì scorso – spiega Fabio Urbinati – è stato siglato un accordo a Milano fra i Circoli per il Meridione e il terzo polo. Più che i sondaggi contano i trend e il nostro è estremamente positivo. Vogliamo portare avanti i nostri temi, e per il nostro territorio pensiamo soprattutto alle infrastrutture: durante il Conte II è stato inserito l’ammodernamento dell’A14 sul tratto fra Pescara e Porto Sant’Elpidio, anche se per ora non si sa se si farà l’arretramento autostradale o la realizzazione della terza corsia". Nella squadra rientrano quindi Pietro Infriccioli, Nicola Falconi, Emidio Del Zompo, Roberto Galanti, Francesco Ruiz, Maria Stella Origlia, Alessandro Savino e Mario Laureati.

"In questa fase non c’è da stupirsi se prendo una decisione del genere – spiega Del Zompo - Quello che ho fatto in Lega è un percorso che mi ha dato l’opportunità di crescere, ma ora ne ho iniziato un altro e non vedo grandi sconvolgimenti. Assieme ai Circoli dovremo portare avanti certi discorsi, fra cui anche quello della Bolkestein, ma su questi temi non faremo discorsi ideologici".

"Io sono entrato in Lega quando questa era allo 0,3% - conclude Infriccioli - non ho mai fatto discorsi di convenienza politica, e ora ho deciso di essere civico e riformista".

Giuseppe di Marco