Grandi opere, arriva la bocciatura del Pd

Dalla Carbon al nuovo ponte di Monticelli, Ameli all’attacco del Comune: "Lievitano i costi, vogliamo sapere le spese totali"

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Tira aria di polemica sulle ultime novità in tema di grandi opere ad Ascoli. Costretta a fare i conti con il vertiginoso aumento dei prezzi delle materie prime e il conseguente rischio di fallire l’appuntamento con la gara d’appalto per la realizzazione del nuovo ponte tra Monticelli e via del Commercio, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale l’Amministrazione guidata dal sindaco Marco Fioravanti ha annunciato la volontà di far confluire i fondi ministeriali concessi per il primo stralcio del parco fluviale – che collegherà l’area di San Marcello a quella di San Pietro in Castello lungo le sponde del Tronto – nel già imponente budget stanziato per la costruzione del ponte, non più sufficiente a coprire le spese.

Dagli iniziali 8 milioni si passa a una cifra ben superiore ai 9, con una quota di 300.000 euro che contribuirà a sostenere le migliorie progettuali apportate dall’Arengo e la restante parte incamerata per far fronte a eventuali nuovi incidenti di percorso. Una proposta di rimodulazione accolta dal ministero ma non dai banchi dell’opposizione, che già in sala della Ragione ha espresso le proprie perplessità sulla scelta del sindaco Fioravanti e dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Cardinelli. "Siamo di fronte a un’Amministrazione che sposta fondi con eccessiva facilità, senza alcuna motivazione o coinvolgimento della cittadinanza – afferma Francesco Ameli, segretario provinciale del Partito democratico e capogruppo dem in Consiglio comunale –. L’Amministrazione ci ha comunicato che solo 300.000 euro saranno destinati a sostenere gli aumenti: vogliamo sapere a cosa servirà la restante parte dei fondi e a quanto ammontano le spese totali di progettazione e di revisione. Mettere da parte dei soldi per far fronte a degli imprevisti significa non avere capacità di progettare o, in alternativa, che ci attendono ulteriori modifiche. Il sindaco continua a sostenere che il progetto non sia stato modificato, una posizione smentita dalla stessa dirigente comunale. Cosa ne sarà, poi, delle rotonde che dovevano essere realizzate con le somme stanziate per il ponte? Lasceremo un’opera di questa portata priva di collegamenti e, di conseguenza, inutilizzabile?". Anche sul fronte del parco fluviale il consigliere del Pd non risparmia critiche all’Amministrazione, rea dal suo punto di vista di essersi mossa con scarsa tempestività per far fronte alle problematiche emerse per la realizzazione del primo stralcio. "Non è possibile che, nell’ambito di un progetto di cui si parla ormai da anni, solo ora si accorgano della questione legata alla bonifica dell’area Carbon – continua –. Si procede a tentoni, con iniziative spot che rischiano di tradursi in errori, come nel caso del traffico generato dai cantieri di via Trieste e Lungotronto".

Federico Ameli