Ascoli, guerra tra Comuni per sette abitanti

Abitano tra Ponte Nativo e Casacagnano: petizione per andare a Roccafluvione

Roccafluvione cartelli per Capodipiano paese

Roccafluvione cartelli per Capodipiano paese

Ascoli, 19 febbraio 2019 - Una situazione quasi paradossale, quella vissuta da sette persone che vivono a pochi metri dal centro storico di Roccafluvione ma che, a tutti gli effetti, risultano residenti nel Comune di Venarotta. Si tratta dei quattro nuclei familiari che abitano nel tratto di strada che collega la località di Ponte Nativo a quella di Casacagnano. Il piccolo centro abitato è caratterizzato da quattro case, sparse in mezzo al verde, che anagraficamente sono ricondotte alla frazione venarottese di Capodipiano, la quale in realtà si trova a qualche chilometro di distanza e che è vicina soprattutto in linea d’aria, ma che fisicamente si trovano a Roccafluvione.

Insomma, una situazione intricata e difficile anche da spiegare. Da circa vent’anni, però, queste famiglie chiedono ai due Comuni di ridisegnare i propri confini, annettendo così quel tratto di strada al Comune di Roccafluvione. In tal caso, infatti, per queste persone sarebbe decisamente più semplice e comodo effettuare ogni singola procedura burocratica, accedere ai vari servizi erogati dal Comune, partecipare ai bandi o ai vari avvisi pubblicati dall’ente stesso. Come, d’altro canto, attraverso l’annessione auspicata sarebbe più facile beneficiare dei piccoli interventi di manutenzione della strada, taglio del verde e tanto altro, evitando così il frequente scarico di responsabilità tra un’amministrazione e l’altra.

Nello scorso  mese di dicembre, in sette hanno firmato la petizione che sarebbe stata presentata, a detta dei residenti, sia al Comune di Roccafluvione che a quello di Venarotta. Per modificare, però, i confini geografici dei due Comuni, era necessario che venisse approvata un’apposita delibera da parte dei due consigli comunali. Ebbene, il consiglio di Roccafluvione l’ha approvata nei giorni scorsi durante la seduta indetta dal sindaco Francesco Leoni, mentre a Venarotta la proposta non è stata ancora discussa. Di conseguenza, la Regione (che è l’ente che deve prendere la decisione definitiva) ha ricevuto solo la delibera dal Comune di Roccafluvione e, mancando quella dell’altro Comune interessato, ha rigettato la richiesta dei cittadini. Da qui, sia a Roccafluvione che a Venarotta, si è scatenato un acceso dibattito politico, che sicuramente qualcuno ha anche deciso di strumentalizzare per fini elettorali, vista la vicinanza con le elezioni della prossima primavera. Gli abitanti interessati dalla questione, però, hanno promesso che la battaglia non finirà qui e sono decisi a ripresentare di nuovo la richiesta al Comune di Venarotta. La sensazione è che la querelle sia destinata a durare ancora per le lunghe.