Guerra in Ucraina, la Caritas di Kiev: "Grazie Ascoli per gli aiuti"

Piotr Lewicki ha inviato una lettera dopo aver ricevuto gli aiuti mandati per la popolazione ucraina

Don Adam Baranski

Don Adam Baranski

Ascoli, 6 marzo 2022 - "Grazie cittadini di Ascoli, non siete rimasti indifferenti". Parole toccanti per un ringraziamento sincero, con il cuore, da parte di chi in Ucraina sta lottando per restare in vita e salvare la democrazia del proprio Paese attraverso una disperata resistenza. È stato Piotr Lewicki, direttore della Caritas di Zhitomir e Kiev ad inviare nella giornata di venerdì una lettera di ringraziamento agli ascolani per tutto ciò che stanno facendo in favore di chi purtroppo è costretto a resistere, giorno dopo giorno, allo spietato e ingiustificabile attacco armato operato da Putin e da quella Russia che non rappresenta il vero popolo sovietico.

"Cittadini di Ascoli – si legge tra le righe -, vi ringraziamo per il vostro aiuto nei confronti del nostro centro e per il nostro popolo durante questa terribile guerra in Ucraina. Grazie perché non siete rimasti indifferenti. E avete aperto il vostro cuore. Facciamo il possibile affinché l’aiuto arrivi alle persone che ne hanno bisogno. Agli ammalati, ai sofferenti, ai militari, ai civili e alle famiglie che subiscono le conseguenze di questa guerra assurda. Scriviamo questa lettera mentre continuano a svilupparsi continui allarmi e bombardamenti. Spero che un giorno potremo incontrarvi e ringraziarvi di persona per tutto il vostro aiuto. Se invece la volontà di Dio sarà diversa ci rivedremo in cielo".

Nel carico partito nei giorni scorsi e arrivato al centro di smistamento di Cracovia c’era lo stretto necessario per la sopravvivenza. Generi alimentari a lungo termine confezionati ermeticamente, prodotti per l’igiene, sacchi a pelo, coperte e lenzuola. Una parte delle cose raccolte è stato poi trasportato a Kiev nelle zone più a rischio, mentre l’altra parte è finita nei centri di raccolta posti al confine con l’Ucraina.

Un’iniziativa preziosa resa possibile grazie all’associazione ludoteka italo-polacca Wojtek in collaborazione con i punti di raccolta di Ascoli (parrocchia del Cuore Immacolato di Maria in via Assisi) e San Benedetto (associazione Buon Vento di via Toscana). "Siamo in contatto con una suora che sta gestendo un ospedale a Kiev - ha commentato don Adam Baranski -. Hanno organizzato tutto alla perfezione approfittando della tregua. Dall’Ucraina hanno mandato questa lettera per ringraziare le associazioni e i cittadini che stanno dando il loro aiuto. Cibo a lunga scadenza, medicina e coperte sono andati nelle zone in cui si stanno combattendo. Tutto il resto è stato mandato al confine. Cerchiamo di sostenere il Vescovo in tutte le attività che si stanno portando avanti. Dobbiamo aiutare tutte le persone disperate che non hanno più una casa".