I bimbi ucraini in classe: "Li aiutiamo così"

Nel Piceno ci sono 28 profughi negli istituti, 5 alla Don Giussani. Pettinelli: "Sono molto educati e rispettosi, accolti con striscioni"

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Sono 28, nel Piceno, i piccoli profughi ucraini che sono stati accolti nelle scuole del territorio. Di questi, 5 sono stati inseriti nelle classi dell’istituto scolastico comprensivo ‘Don Giussani-Monticelli’: 1 all’infanzia e 4 alla primaria del plesso che si trova nel quartiere. Da questa settimana hanno iniziato a frequentare le lezioni, non senza qualche iniziale difficoltà per via della lingua, ma i docenti dell’Isc, grazie anche all’utilizzo della tecnologia, stanno facendo il possibile per aiutarli nella comprensione e nella socializzazione.

"Abbiamo accolto cinque bambini ucraini – dice la dirigente scolastica, Cinzia Pettinelli –, una piccolina di 5 anni all’infanzia, due in una terza e due in una quinta della primaria. Li abbiamo, dunque, messi insieme. Sono bimbi molto educati, rispettosi, hanno uno stile molto rigoroso, salutano, ringraziano, non si muovono se non autorizzati, insomma sono squisiti. Inizialmente mi sono vista con le mamme che sono venute a trovarmi accompagnate da parenti che parlano l’italiano, ho spiegato loro il funzionamento della scuola, che hanno visitato, e che l’amministrazione comunale avrebbe offerto gratuitamente la mensa e il trasporto. Li abbiamo inseriti in classi molto tranquille, e in una dove c’è una bambina italiana, ma di mamma ucraina, che parla molto bene la loro lingua. Questo aggancio è stato fondamentale. Le maestre si sono inoltre preparate, hanno realizzato degli striscioni di accoglienza in ucraino, e un piccolo dizionario con le parole essenziali. Tant’è vero che una mamma ci ha ringraziato per come li abbiamo accolti, in maniera molto affettuosa".

I cinque bimbi ucraini, con le loro mamme, in questo momento vivono nel quartiere di Monticelli ed hanno contattato la scuola del quartiere autonomamente. "Per questa settimana hanno fatto solo tre ore al giorno di lezione – continua la preside –, ma poi inizieranno con l’orario pieno, dalle 8 alle 13. Per il problema della lingua, facciamo fare loro un po’ di intermediazione di inglese, ma i nostri docenti, trattandosi di scuola elementare, utilizzano anche molto la lim (lavagna interattiva multimediale ndr) e le immagini, e poi si aiutano con il traduttore automatico. Inoltre gli abbiamo dato la possibilità di seguire da scuola delle lezioni che hanno in dad dall’Ucraina. Dunque hanno contatti con la loro scuola d’origine. La logica è quella dell’accoglienza, della flessibilità e della socializzazione, più che dell’apprendimento scolastico".

Le altre scuole della provincia in cui sono stati accolti i bambini ucraini sono: l’Ic ‘Falcone-Borsellino’ di Castel di Lama, gli Isc nord, sud e centro di San Benedetto, l’Istituto ‘Virgo Lauretana’ di Grottammare e l’Isc ‘Leopardi’ di Grottammare.

Lorenza Cappelli