I comitati alla Ciip: "Stop multiutility, investire sulla qualità dell'acqua"

Oltre cento persone davanti alla sede della società

Un momento del sit-in di stamattina

Un momento del sit-in di stamattina

Ascoli, 5 giugno 2021 – Tante persone si sono ritrovate stamattina davanti alla sede della Ciip, per manifestare e chiedere un cambio di rotta alla dirigenza della società che gestisce il servizio idrico integrato. Un appuntamento che si è concretizzato grazie al tam-tam sui social e che alla fine ha raccolto oltre un centinaio di partecipanti, decisi a far sentire la loro voce per avere una migliore qualità dell'acqua e per contestare alcune recenti scelte aziendali. Il 'Tavolo piceno per l'acqua bene comune', che al suo interno racchiude una gran quantità di associazioni e movimenti, ha promosso il sit-in che è stato anche il momento per presentare una serie di proposte: in primis, la revoca “di qualsiasi accordo o progetto – come si legge nella nota distribuita stamattina – finalizzato a trasformare la Ciip in una multiutility e/o a entrare nel mercato delle discariche e dei rifiuti”.

La protesta davanti alla sede di viale della Repubblica
La protesta davanti alla sede di viale della Repubblica

Ma anche un lavoro più intenso sulla ricerca delle fonti di approvvigionamento e un'adeguata diffusione dei dati da parte della Ciip, fino all'obiettivo dichiarato di far tornare la Ciip ad essere un consorzio tra Comuni. Insomma, una critica a tutto tondo di cui si è fatto portavoce Massimo Rossi, ex presidente della Provincia: “Oggi siamo qui nell'anniversario del referendum del 2011, il quale stabilì che l'acqua è un bene comune. Diventare una multiutility non ha nulla a che vedere con tutto questo”.

Presenti anche i rappresentanti dei comitati che stanno 'marcando stretto' la Ciip, che sono intervenuti durante la manifestazione e che hanno assicurato come quella di stamattina sia soltanto la prima di una serie di iniziative. Davanti alla sede di viale della Repubblica si sono visti anche diversi esponenti politici dell'area di centrosinistra: Luciano Agostini, l'assessore regionale del Partito Democratico, Anna Casini, i consiglieri dem Francesco Ameli e Angelo Procaccini. Proprio Ameli ha parlato della necessità di fare “investimenti sulla qualità dell'acqua e per le nuove captazioni”, mentre Anna Casini ha detto che nei cinque anni ormai trascorsi dal sisma è stato fatto troppo poco, alla luce degli oggettivi riflessi delle scosse di terremoto sulle portate delle sorgenti che servono il territorio piceno.