I Green pass falsi e le intercettazioni

Un anno fa lo stop al medico Rossi e al suo faccendiere

L’incubo vissuto per anni dalla ragazzina violentata da Strappelli è venuto alla luce grazie all’inchiesta sui falsi Green Pass del 4 gennaio di un anno fa, che portò all’arresto del medico ascolano Giuseppe Rossi e di chi, secondo gli inquirenti, gli procurava no vax da vaccinare per finta, ovvero lo stesso Strappelli. In sintesi l’ascolano metteva in contatto gente pronta a pagare pur di ottenere dei certificati verdi senza vaccinarsi né aver avuto il Covid con il professionista che riceveva i finti pazienti in studio, intascava 100 euro da ognuno e trascriveva l’avvenuta vaccinazione in modo che questi soggetti potessero avere il Green pass. I vaccini anti Covid venivano buttati – in un periodo in cui la pandemia era molto lontana dall’essere sconfitta – e vennero indagate 73 persone. Il bottino? Nello studio di Rossi vennero sequestrati 6.800 euro.

Proprio grazie alle intercettazioni su Strappelli e Rossi gli inquirenti si sono però resi conto delle violenze sessuali sulla ragazzina e dello spaventoso quadro di degrado sociale in cui si è consumata questa triste vicenda.

ele. gr.