I piccoli borghi all’assemblea nazionale dell’Anci

I piccoli borghi sono virtuosi, ma servono strumenti più snelli e maggiori garanzie per consentire agli amministratori di poter lavorare per la collettività. Potrebbe essere questo il sunto dell’assemblea nazionale dell’Anci, svolta mercoledì a Bergamo, che ha visto la presenta di molti sindaci di tutta Italia, oltre a rappresentanze istituzionali del Governo centrale. Fra i partecipanti sono intervenuti per il Fermano: Ivano Bascioni, Marco Fabiani e Antonio Vallesi, rispettivamente sindaci di Belmonte Piceno, Monteleone di Fermo e Smerillo, alcuni dei piccoli centri dell’entroterra. "I piccoli borghi – spiegano i tre sindaci – pur rappresentando circa il 50% dei comuni italiani, vivono situazioni differenti dalle grandi città, e spesso vengono lasciati completamente ai margini della politica. Ci vengono riconosciuti tanti elementi positivi come la qualità della vita, oppure ad esempio il fatto che i piccoli comuni hanno già utilizzato e sviluppato le risorse del Pnrr per la riqualificazione dei borghi per il 25%, un segnale di efficienza da non sottovalutare, ma purtroppo siamo sempre più al margine. In primo luogo i sindaci sono i primi responsabili di qualsiasi situazione di crisi o emergenza che si crea sul territorio, sono tutto fare che non possiedono alcun sistema di tutela. Servono risorse economiche per garantire servizi, invece siamo costretti ogni anno a fare i conti con tagli ai trasferimenti nella casse del Comune".