I sindaci di Ascoli e San Benedetto: "L’unica via è quella del vaccino"

Entrambi i primi cittadini sono contro l’obbligo al green pass ma spingono tutti a immunizzarsi

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"Sì alla vaccinazione contro il Covid-19, no all’imposizione del Green pass". A pensarla in questo modo sono i due primi cittadini dei comuni più grandi della provincia picena, il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, e il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti. Entrambi ritengono il vaccino l’unica arma per sconfiggere definitivamente la pandemia, e per questo in ogni sede e con ogni mezzo stanno cercando di sensibilizzare i cittadini affinché aderiscano in massa alla campagna vaccinale, ma allo stesso tempo non condividono pienamente l’obbligatorietà della certificazione verde introdotta dal Governo, dal 6 agosto, per accedere ad alcuni servizi. Al momento la categoria sulla quale l’impatto del Green pass è stato maggiore è quella del commercio, già duramente. Sono gli esercenti pubblici, infatti, quelle più ostili ad accettare la nuova misura. "Sto comunicando in tutte le sedi – dice il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti – di vaccinarsi, sto sensibilizzando i cittadini alla vaccinazione, ma non si possono obbligare le persone altrimenti mettiamo in discussione la democrazia. Inoltre, non si può pretendere che le imprese, i commercianti, facciano i controllori, non sono dei poliziotti. Dunque, dobbiamo sì far capire l’importanza della vaccinazione contro il Covid-19, ma non sono d’accordo nell’obbligare le persone a farla. E il Green pass sottintende un po’ a questo. Io credo – continua – che per combattere il virus ci sia bisogno della collaborazione di tutti e che applicare misure politiche obbligatorie non porti a risultati. Al centro di tutto deve essere messa l’uscita dall’emergenza, ma attraverso la ricerca della collaborazione e non degli scontri. Se il Green pass disincentiva il turismo? Secondo me sì".

Sulla stessa lunghezza d’onda del primo cittadino ascolano anche il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti. "Dobbiamo essere più incisivi e far capire ai cittadini che per sconfiggere il virus l’arma che abbiamo è solo la vaccinazione – dice Piunti –. Mentre ritengo che tutte le imposizioni siano abbastanza poco condivisibili. Per rispetto di se stessi e degli altri occorre, ripeto, vaccinarsi. Dunque, sono favorevole ad un’informazione diffusa, cosa che ho fatto e che sto facendo, circa l’importanza del vaccino, ma l’imposizione con il Green pass mi sembra una misura un po’ forte. Ma ora c’è e dobbiamo rispettare la normativa nazionale. Lo stiamo già facendo. Tutti gli eventi che si sono svolti dopo il 6 agosto non hanno avuto problemi. L’organizzazione è stata perfetta e le persone sono state molto disciplinate. Tra i commercianti, invece, anche a San Benedetto c’è un po’ di malumore in seguito all’introduzione del Green pass obbligatorio. Sono – conclude – per il principio di cautela, nel senso che non si deve tornare a situazioni pregresse, e l’unica arma è vaccinarsi. Confido sul buonsenso di tutti affinché lo facciano. Per quanto riguarda, infine, i controlli del Green pass, non ce ne sono di mirati, ma rientrano in quelli che la nostra polizia municipale fa normalmente nei confronti dei locali della movida".

Lorenza Cappelli