I vini di San Severino e di Offida alla cena del G20 a Roma

Grandissima soddisfazione per Angelo e Michele Di Ruscio, quarta generazione della cantina Terra Fageto

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E’ stata davvero una grandissima soddisfazione per Angelo e Michele Di Ruscio, quarta generazione della cantina Terra Fageto a Pedaso, vedere il proprio vino sulla tavola imbandita per la cena di gala dei Capi di Stato appartenenti al G20 a Castel Sant’Angelo a Roma. Daniele Cernilli, critico enologico di fama internazionale, cofondatore del Gambero Rosso, conosciuto anche con lo pseudonimo di DoctorWine, ha infatti presentato i due vini delle Marche che sono stati serviti alla Cena di Gala. Il Pecorino Offida Docg Fenèsia di Terra Fageto e il Rosso Moro San Severino. Una immensa gratificazione per tutto il lavoro fatto in questi anni dai proprietari dell’azienda Terra Fageto da quando il bisnonno Emidio iniziò a coltivare viti sulle colline vista mare in una posizione ideale per avere ottime produzioni. E così con il nonno Dante e poi con papà Claudio, ora sessantenne ma tuttora vera guida della produzione, l’azienda Terra Fageto è diventata un gioiellino incastonato lungo la Val d’Aso. Produzione di 150.000 bottiglie la maggior parte bianchi con uve raccolte in circa 40 ettari di vigneti. "L’azienda è cambiata tanto – ha ammesso Angelo Di Ruscio –. Inizialmente si chiamava Castel Fageto, dal nome del Castello di Pedaso. Il passaggio al biologico è avvenuto circa 15 anni fa perché crediamo che stando a contatto con la terra tutti i giorni e che ne raccogliamo i frutti, vogliamo che tutto sia il meno inquinato possibile. Così da una coltivazione e vinificazione completamente biologiche, nascono nettari d’uva dal sentore fruttato e floreale. Sono 9 i Vini Terra Fageto, di cui 2 bollicine e 3 Riserve. Il bianco occupa oltre il 70%: Passerina e Pecorino in purezza. Abbiamo avuto l’importante riconoscimento Eccellenza delle Marche con il Rusus, il nostro Rosso Piceno Doc Selezione, ma certo ora ìl Fenèsia si è fatto conoscere alla grande. Al G20 abbiamo portato cinque cartoni di vino e sono stati davvero molto graditi".

Valerio Rosa